Non solo Antonio Conte, ma anche i componenti del suo staff, erano tra le persone tirate in ballo nella lettera minatoria arrivata nella sede dell'Inter una settimana fa. Lo scrive oggi Il Giorno, secondo cui nel mirino del misterioso autore c'era anche il preparatore atletico Antonio Pintus. "Stando a quanto risulta al Giorno - si legge - il mittente della missiva, che conteneva anche una cartuccia calibro 22 caricata a pallini, avrebbe preso di mira l’allenatore nerazzurro, i suoi familiari e il cinquantasettenne di origini sarde ma da sempre residente in Piemonte, arrivato in estate ad Appiano Gentile per seguire la prima squadra della società del gruppo Suning".

Sempre secondo quanto scrive il quotidiano, "sulla busta c’era il timbro postale di Firenze, anche se non è detto che la missiva sia stata imbucata proprio nel capoluogo toscano. I primi accertamenti hanno fatto emergere che il raid è legato al ruolo di Conte come tecnico dell’Inter, ma che certamente non è da ricollegare alla galassia ultras; tantomeno, pare la convinzione degli inquirenti, dovrebbero essere coinvolti personaggi vicini ad ambienti criminali. Piuttosto, a entrare in azione potrebbe essere stato un mitomane, attratto dalla notorietà di Conte e dalla sua esposizione mediatica, aumentata nell’ultimo periodo dal suo ritorno in Italia e dall’ottimo inizio di campionato di Handanovic e compagni".

Sezione: Focus / Data: Gio 21 novembre 2019 alle 11:40
Autore: Redazione FcInterNews.it / Twitter: @Fcinternewsit
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