Serve chiarezza. Antonio Conte in questi due anni ha fatto un lavoro straordinario e c’è tanto del tecnico salentino sul diciannovesimo scudetto interista, che potrebbe arrivare già sabato a Crotone, se il Milan non dovesse vincere stasera sul campo della Lazio. Un dominio netto e totale a cui serve però ulteriore sostegno per diventare un ciclo vincente.

La rosa per competere ai massimi livelli su tre fronti necessita di correttivi. Inutile nasconderlo. Mancano un vice Romelu Lukaku, che nelle ultime gare appare spremuto e infatti non segna da 4 giornate (record negativo da quando è sbarcato a Milano). In difesa poi, con Aleksander Kolarov al passo d’addio e Andrea Ranocchia-Danilo D’Ambrosio in dubbio, dovrebbero esserci un paio di innesti. Idem a sinistra dove manca uno specialista di ruolo per giocarsi il posto con Ivan Perisic. In mezzo invece Marcelo Brozovic, anche lui sulle gambe nelle ultime settimane, non ha una vera e propria alternativa così come la rosa è sprovvista di un vice Nicolò Barella (centrocampista box to box) e un’alternativa reale a Samir Handanovic (Ionut Radu e Daniele Padelli hanno fatto da comprimari e non reggono il confronto con lo sloveno, nonostante la fase declinante delle ultime settimane).

Il rischio è di arrivare cotti se si compete su 3 fronti in Primavera con l’obiettivo di vincere tutto. Oltre a non avere un organico così attrezzato per arrivare oltre gli ottavi di finale di Champions. Perché anche se l’Inter avesse passato il girone ci sarebbe stato poi il Manchester City di Pep Guardiola. A oggi superiore, anche se nel calcio tutto è possibile. Paradossalmente però l’uscita a dicembre dalle coppe ha permesso all’organico nerazzurro (non così profondo...) di tararsi solo sul campionato. E da quel momento è partita la cavalcata trionfale della Beneamata.

Ovviamente questa descritta finora non è la lista della spesa di Conte, che non ha mai parlato di futuro né tantomeno di rinnovo con la proprietà fino ad oggi. Ed è bene ribadirlo, come già fatto in tempi non sospetti su queste colonne. Altro che prolungamento già in cassaforte come scritto, avventatamente, da molti. Conte aspettava e aspetta un faccia a faccia con Steven Zhang, che arriverà a metà settimana a Milano e sarà sabato al seguito della squadra a Crotone. L’allenatore cercherà chiarimenti in merito alle difficoltà societarie (stipendi arretrati e programmi), visto che quest’anno ha dovuto gestire diverse criticità con una proprietà assente.

Conte è stato allenatore, ma anche psicologo per tenere sul pezzo il gruppo isolandolo dai rumors e dalle problematiche esterne. Ecco perché invoca chiarezza. Una condizione necessaria per capire lo stato dell’arte e progettare serenamente la prossima stagione e il futuro. Insieme per rivincere, a patto di avere garanzie. Quell’1% di poter vincere su tutti i campi, che è alla base del suo lavoro. Le stesse garanzie che invocano i tifosi dopo i balletti societari degli ultimi mesi. Altrimenti non si cantano messe in eterno e le imprese non sempre sono replicabili.

Conte lo sa bene e vuole aprire un percorso duraturo a Milano, ma non è tipo da restare in un posto a dispetto dei santi. A buon intenditor poche parole...

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Sezione: Esclusive / Data: Lun 26 aprile 2021 alle 10:28
Autore: Redazione FcInterNews.it / Twitter: @Fcinternewsit
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