Personalità prorompente, centrocampista a difesa dei pali dell’Inter, ragazzo che sa come ci si deve comportare. Nel suo anno in nerazzurro André Onana è stato un esempio, dall’inizio alla fine. Approdato in nerazzurro non ha fiatato neanche mezzo secondo nonostante le tante panchine in campionato e la titolarità del Capitano Samir Handanovic. Ha pensato inizialmente solo ad allenarsi e a mostrare sul verde le sue qualità una volta che gli sarebbe stata concessa la tanto agognata opportunità. Dopo le prime gare in Champions e l’esordio in A contro il Sassuolo a Reggio Emila nessuno si è nemmeno lontanamente permesso di mettere in dubbio chi meritasse di essere il numero 1 (anche se il camerunense vestiva il 24).

Nel mentre, giorno dopo giorno, diventava sempre più importante all’interno dello spogliatoio. E sfoderava comunque prestazioni su prestazioni. Contro il Porto quelle parate da felino hanno permesso all’Inter di passare il turno e di avere strada spianata verso la finalissima di Istanbul. Ma la realtà è che tutto il gioco nerazzurro passava anche dai suoi piedi. Uno con “los huevos” (gli attributi, ndr), che non ha paura di sbagliare e che punta sempre al massimo. Positivo, coraggioso, forte. Normale che sia arrivata per lui un’offerta importante. E anche qui André si è comportato da campione. Ha tranquillamente ammesso come la proposta recapitata a lui e all’Inter fosse semplicemente impossibile da rifiutare.

A Milano sarebbe rimasto volentieri, ma la verità è che a livello economico l’affare l’hanno fatto tutti. E nessuno ha provato a nascondere l’evidenza dei fatti. Certo, ora la dirigenza dovrà lavorare e bene per trovare il suo sostituto. Ma investendo quanto incassato, o almeno una parte, l’Inter resterà comunque un’ottima squadra.

Sezione: Editoriale / Data: Ven 21 luglio 2023 alle 00:00
Autore: Simone Togna / Twitter: @SimoneTogna
vedi letture
Print