Che Lautaro Martinez fosse un bomber di razza lo si era capito fin da subito, che sia anche un leader di tutto rispetto lo si sta iniziando a realizzare con il correre degli anni. In questa stagione, soprattutto, che coincide con la prima all'Inter in compagnia della fascia da capitano stretta sempre e comunque attorno al suo braccio, a conferma di una maturità raggiunta in campo e fuori a suon di prestigiosi trofei alzati al cielo e di pesanti sconfitte che aiutano a crescere e diventare più forte. La partita contro la Fiorentina è solo l'ennesima prova del doppio status raggiunto dal Toro, bomber e capitano. 

Lautaro bomber, perché la doppietta rifilata alla Viola si traduce nel quinto gol stagionale in appena tre partite giocate (due all'esordio contro il Monza, sempre a San Siro, uno al Cagliari nella trasferta in Sardegna), ma anche in un posto guadagnato con merito nella storia del Biscione: Lauti è infatti entrato nella Top 10 all time dei migliori marcatori dell'Inter, occupando il 10° posto con 107 reti siglate in tutte le competizioni. L'attaccante argentino ha superato Ermanno Aebi e punta adesso a scavalcare Christian Vieri (123) e l'amico-connazionale Mauro Icardi (124).

Lautaro capitano, perché nel frizzante pomeriggio di San Siro non ha dimenticato di mandare messaggi ai compagni e ai tifosi. Non è passato inosservato il plateale 'No, no' con l'indice della mano destra all'indirizzo di Marcus Thuram, che dopo la prima rete del Toro 'mirava' l'argentino simulando l'esultanza di coppia che ha reso celebre la LuLa. Nella testa di Lauti, però, non c'è più spazio per gente come Romelu Lukaku e per i festeggiamenti che possano anche solo vagamente ricordare Big Rom. Come ribadito nel perfetto dribbling messo in scena davanti alle telecamere di DAZN: "Ho smesso di seguire Lukaku sui social? Thuram, Arnautovic e Sanchez sono grandi giocatori, sono contento per loro. Se glisso su Lukaku? Sì (ride, ndr)". 

Non c'è neanche più spazio per i fischi verso chi prima era uno dei rivali più odiati, mentre ora è un compagno di squadra. Il riferimento, ovviamente, è a Juan Cuadrado, autore dell'assist vincente per la seconda doppietta stagionale dell'argentino: dopo la zampata del poker, capitan Lautaro ha abbracciato più volte il colombiano sotto la curva, provvedendo poi ad indicarlo mentre invitava il pubblico a lasciarsi andare agli applausi. Non contento, il Toro ha poi rincarato la dose con una storia su Instagram in cui, a petto nudo ma con fascia ancora al braccio, posava con l'ex Juve accompagnando la foto con la scritta "Avanti così, Cuadrado" con pallini nerazzurri. Un messaggio che il capitano si augura possa essere recepito, così come tutti gli altri segnali lanciati. 

Sezione: Editoriale / Data: Mer 06 settembre 2023 alle 00:00
Autore: Stefano Bertocchi / Twitter: @stebertz8
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