Ancora un risultato non positivo per l'Inter, che pareggia in casa contro il Torino per 2-2. Di Chivu e Cambiasso le reti nerazzurre, risponde un doppio Meggiorini. Analizziamo la gara... da Zero a Dieci.

ZERO alla supponenza di Fredy Guarin, nell'occasione dell'1-1. Vuole strafare, perde un pallone di fuoco e riapre la partita. Emblema di quello che è il suo più grande difetto. Ma chi lo critica farebbe bene a sciacquarsi la bocca: è l'ago in un pagliaio pieno di colpi che hanno risolto spesso tante situazioni difficili per l'Inter, quest'anno.

UNO è l'errore che non deve mai compiere un difensore, ovvero fidarsi. Né dei compagni, né degli avversari. Juan Jesus spera che Pereira fermi il cross dalla destra granata, si perde Meggiorini che poi infila comodamente il 2-1. Il ragazzo è giovane, crescerà ancora. Ma col Toro è bocciato perché sfida le leggi del buon difensore.

DUE infortuni ancora, come se non bastassero, dalla serata maledetta contro il Torino. Mudingayi al tendine d'Achille, Chivu al piede: ben più grave il primo, rischia per diversi mesi. E l'infermeria prende sempre più le sembianze di un manzoniano lazzaretto...

TRE gol in Serie A per Riccardo Meggiorini, negli ultimi due anni. Tutti segnati all'Inter. Da quello 'famoso' con la maglia del Novara fatale a Gasperini, fino alla notte di San Siro: da buon ex, si toglie il gusto e diventa una tassa. Bestia nera.

QUATTRO all'Inter post-pareggio. Dopo il 2-2 di Cambiasso, la fiammella si spegne: poche occasioni concrete create, mai un attacco davvero veemente, il serio rischio di prendere ancora gol. La fotografia di un'ennesima serata negativa. Così non si può andare avanti.

CINQUE pieno ad Antonio Cassano. L'uomo che dovrebbe accendere la luce rientra da un infortunio e si vede: si trascina in campo, non trova quasi mai Palacio, prova a inventare ma non è il solito. Il miglior FantAntonio serve terribilmente a quest'Inter...

SEI punti a fare da spartiacque per il campionato. Questa è la distanza tra l'Inter e il Napoli, con la Lazio di mezzo, ma anche tra l'Inter e le inseguitrici, con la Roma a 34 punti e di mezzo Catania, ma soprattutto Fiorentina e Milan. Il ruolino di marcia attuale nerazzurro fa spavento: bisogna ricominciare a correre. Al più presto.

SETTE al Torino di Ventura. Arriva a San Siro, non si spaventa dopo il gol di Chivu e mette in scena un gioco bello, propositivo, arioso e legato alle fasce dove fa sempre male all'Inter. Cerci nel primo tempo su Nagatomo pare a tratti Cristiano Ronaldo. Ai punti, meriterebbero di vincere.

OTTOcentomila euro di ingaggio a Tommaso Rocchi senza un apparente perché, finora. Arriva con l'abito da vice-Milito cucito addosso, ma adesso che Diego non c'è dovrebbe ballare come i celeberrimi topi all'assenza del gatto. E invece, il buon Tommaso resta ancora spettatore non pagante. A quando i frutti di un'operazione invernale su cui c'erano già tanti dubbi?

NOVE gol subiti nelle ultime sette partite di campionato, per l'Inter. Decisamente tanti, la media è di oltre uno a partita, praticamente sempre con l'eccezione del modestissimo Pescara. La difesa ha più di un problema, sarà anche il cambio di modulo? Dai tre ai quattro in continuazione, manca stabilità. E si vede.

DIECI alla diplomazia di Stramaccioni. "Se Sneijder andrà via, verrà rimpiazzato", settimane fa. Ora è diventato: "Se ci saranno grandi giocatori da prendere, va bene; altrimenti, la rosa è a posto così". Il ritornello non ci torna, naturale che l'allenatore nella sua posizione faccia da parafulmine. Ma stavolta alibi non ce ne sono: si deve comprare. E anche in fretta.

Sezione: Da Zero a Dieci / Data: Lun 28 gennaio 2013 alle 02:40
Autore: Fabrizio Romano / Twitter: @FabRomano21
vedi letture
Print