Per parlare della lotta scudetto, la Gazzetta dello Sport ha intervistato Claudio Ranieri, veterano degli allenatori italiani.

Per lo scudetto restano solo in tre, vero?
"Sì, la Juve è fuori. Dovrebbe accadere un cataclisma perché torni in corsa. D’altronde lo ha detto anche Allegri, che comunque sono convinto farà spingere i suoi fino alla fine".

Quanto possono pesare psicologicamente i successi di Bergamo e Torino per Napoli e Inter, alla luce del pari interno del Milan con il Bologna?
"Daranno maggiore fiducia a chi insegue, ma credo di dover usare una frase fatta: da qui al termine saranno davvero tutte finali, tenendo conto che il Milan resta padrone del proprio destino".

Parliamo di estetica. In certi momenti della stagione ha avuto qualcosa in più il Milan, poi l’Inter ora il Napoli. Su quel fronte, chi sta meritando più?
"Forse Milan e Napoli ora hanno qualcosa in più sotto questo punto di vista. Guardi: io, oltre a essere “allegriano”, ho enorme stima per Inzaghi, a cui a inizio stagione, con le cessioni importanti che aveva dovuto gestire, non era stato dato molto credito".

Quali possono essere gli uomini decisivi per il titolo?
"Avendo il supporto della squadra, il peso tocca agli attaccanti, che devono fare gol. Quindi la responsabilità è su Osimhen, Giroud e Dzeko. Il primo ha l’entusiasmo della gioventù e sta facendo molto bene. Il francese mi piace molto. la sua stagione è positiva e ha segnato gol pesanti. E a proposito di esperienza, occhio a Dzeko. Ha tutto quello che serve per vincere".

Sezione: Copertina / Data: Mar 05 aprile 2022 alle 12:00 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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