Società, tecnico e... giocatori. Anche la squadra ha responsabilità per un campionato fin qui deludente. E, secondo la Gazzetta dello Sport, Romelu Lukaku è il simbolo degli affanni dell’Inter. "Di quel che nelle idee doveva essere e mai è stato. Di quel che era stato pensato e mai è stato messo in pratica. L’infortunio non era prevedibile, certo, al momento del ritorno del belga. E sulla gestione del post forse non tutto è filato liscio, peraltro con un Mondiale di mezzo da gestire, situazione oggettivamente non semplice".

Lukaku, certamente, ma non solo. Molti giocatori di Inzaghi non hanno confermato il rendimento di un anno fa. Da Skriniar a De Vrij, da Dumfries a Barella: almeno questi quattro titolari hanno abbassato l’asticella. "Solo Calhanoglu è andato oltre se stesso. Gli altri, da Lautaro a Bastoni fino a Dzeko, nel migliore dei casi hanno fatto pari. Ma al di là del rendimento individuale, l’Inter non ha più ritrovato le antiche certezze - si legge -. Come se lo scudetto rossonero del maggio scorso avesse minato la convinzione di essere i più forti. Così si spiega il nervosismo, così va vista anche la scarsa capacità di lettura di alcune situazioni di gioco che si ripetono".

I gol incassati in trasferta sono 20: tantissimi, considerando anche gli appena 5 a San Siro. "Una situazione che da qui in avanti porterà la società a fare valutazioni approfondite su tutti gli elementi della rosa. Anche i più insospettabili", si legge.

Sezione: Copertina / Data: Gio 26 gennaio 2023 alle 08:43 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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