L'inutile vittoria di Como e lo scudetto passato sul petto del Napoli hanno portato tanta amarezza a capitan Lautaro Martinez, pizzicato con gl occhi lucidi sulla panchina del Sinigaglia dopo il triplice fischio di Massa. Occhi che raccontavano tutto e che, il 31 maggio, giorno della finale di Champions League contro il PSG, saranno diversi: è la promessa del Toro, il cui stato d'animo oscilla tra dolore e riscatto, tra rabbia e orgoglio. 

L'argentino non è solo il capitano dell'Inter, ma è anche l'uomo che ha visto nascere questo gruppo e che ora sogna di alzare al cielo il trofeo più prestigioso. Domani, alla ripresa degli allenamenti, l'obbligo è mettere da parte la delusione e ripartire. E Lauti ha il compito di prendere per mano i compagni, con le parole, i comportamenti e le giocate. "Lautaro è pronto a farlo - assicura La Gazzetta dello Sport -. Lo è anche fisicamente, non ingannino gli zero minuti di Como. Il giorno stesso della partita, venerdì, il tecnico e il capitano si sono parlati e hanno deciso insieme di evitare qualsiasi tipo di rischio". Il problema muscolare alla coscia sinistra è stato superato, ma insieme allo staff alla fine si è preferito non concedere al 10 neppure i 30' inizialmente stabiliti. Il piano è riportarlo al top della forma per Monaco con i prossimi quattro allenamenti: la differenza la faranno le gambe, ma soprattutto la testa.

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Sezione: Copertina / Data: Dom 25 maggio 2025 alle 08:57
Autore: Stefano Bertocchi / Twitter: @stebertz8
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