Il presidente della Federcalcio, Gabriele Gravina, è intervenuto questa mattina a Radio Anch'io Lo Sport. "Un po' di scetticismo alla vigilia di campionato tra anticipi e temperature è stato spazzato via. C'è grande entusiasmo e seguito, credo sia partito nelle migliori condizioni possibili. Un'esperienza da ripetere anche nella prossima stagione? Questo dipenderà dalle proposte del Consiglio Federale. Va considerato che nell'estate successiva ci sarà Germania 2024", ha detto il massimo dirigente. "Stiamo riscoprendo la voglia di calcio. Lo dimostra la gente presente negli stadi. C'è entusiasmo e consapevolezza delle società di dover proporre un prodotto diverso. Credo sia una condizione importantissima. Abbiamo visto due giornate in cui si creano tre blocchi a livello di classifica che stanno generando grande interesse verso Serie A e B. Sono convinto che anche la Lega Pro sarà avvincente".

Uno dei temi di politica calcistica da tempo di attualità è la riforma dello statuto, per la quale c'è una battaglia in corso. "La scelta di proporre un'assemblea il 12 dicembre è una scelta di responsabilità ed è un richiamo per le componenti - ha detto ancora Gravina - C'è tempo fino all'11 ottobre, quando ci sarà la convocazione ufficiale, entro quella data tutte le componenti dovranno prendere nota di un'esigenza fondamentale che tutti evidenziamo ma che poi vedono delle resistenze alla voglia di cambiamento che ci chiedono i nostri campionati. Appena rientreremo un po' rinfrancati dalle energie recuperate dalle vacanze cominceremo un confronto molto serrato con le componenti. L'obiettivo è togliere il blocco che ogni componente può esercitare col diritto di veto".

Intanto si avvicina il Mondiale: l'Italia non ci sarà e ne approfitterà per giocare una serie di amichevoli. "Ringrazio la Lega di A che ha dato la possibilità di avere i giocatori a disposizione per 10-12 giorni, arriveremo all'inaugurazione del Mondiale e Mancini avrà a disposizione la Nazionale e tanti giovani per mettere in piedi la nuova squadra. In questi dieci giorni faremo due amichevoli. Una potrebbe essere a Tirana contro l'Albania e poi potrebbe esserci un mini ritiro in Arabia Saudita oppure continuare qui in Italia", ha detto ancora Gravina.

A mercato ancora aperto, il presidente federale spiega perché è difficile pensare di anticiparne la chiusura: "Il mercato è un piccolo handicap che altera l'equilibrio nelle formazioni, ma non dobbiamo dimenticare che viviamo in un contesto internazionale. Bloccare come nel 2017 o 2018, il mercato prima di altre realtà significa penalizzare le nostre società".

Non è cambiato molto il trend sull'utilizzo degli italiani. "Mi sembra che il campionato sia iniziato, purtroppo, con un utilizzo molto limitato dei giovani Nella prima giornata c'è stato il 67,5% di stranieri. Uno o due italiani in alcune gare importanti. Questo rende difficile trovare calciatori selezionabili. C'è un buon segnale che richiede maggiore attenzione. Alcuni importanti giocatori valorizzati in Italia cominciano ad essere appetibili all'estero. Dimostra che il talento c'è e si sta lavorando meglio sulla loro valutazione. Alcuni calciatori stranieri che sono arrivati in Italia stanno poi dimostrando di avere possibilità tecniche importanti per dare qualità al nostro campionato, vedi l'esempio del Napoli. Quella famosa lista che si applica in Serie A che prevede 4 giocatori dal vivaio del club e 4 da quello italiano non sta dando i frutti che auspicavamo. Dobbiamo metterci mano"

Si parla anche della candidatura per l'Europeo 2032. "Mi dispiacerebbe se l'impegno assunto dal governo Draghi dovesse venire meno, perché si ispirava a un senso di responsabilità verso il calcio italiano. Si tratta di condividere un progetto complessivo nel portare avanti un processo sulle infrastrutture che credo non possa far bene allo sport e all'economia del Paese. Spero in un pizzico di buon senso e responsabilità da parte dei nostri politici e sono convinto che il nuovo governo ci appoggerà per la candidatura agli Europei 2032", ha risposto ancora Gravina.

In ultimo Gravina ha parlato di come verrà strutturata la Nazionale ("Le scelte tecniche le lascio a Mancini, sono convinto che bisogna dare stabilità al progetto e che Mancini saprà creare il giusto mix tra lo zoccolo duro e giovani ben strutturati, per cui avremo ancora una volta una Nazionale che torni a fare gioco e risultati") e della possibile riduzione delle società nei campionati d'élite: "Non ha impatto sulla Nazionale o sulla qualità dei risultati degli azzurri. E' legato al grande impegno internazionale che i club devono sostenere. Fa parte di un progetto generale di riforma. Andremo in assemblea per trovare l'equilibrio giusto".

Sezione: Copertina / Data: Lun 22 agosto 2022 alle 10:14
Autore: Redazione FcInterNews.it / Twitter: @Fcinternewsit
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