Chiusa l'indagine sugli stipendi e adesso Juventus e relativi dirigenti coinvolti rischiano penalizzazioni pesanti. Ancora. Lo spiega la Gazzetta dello Sport nell'edizione odierna. "Al momento attuale, viaggiamo sempre nell’ambito dell’articolo 31, ma aggiungiamo un comma rispetto al tema plusvalenze - si legge -. Oltre alle «violazioni in materia gestionale ed economica» - l’ipotesi di spese per gli stipendi non inserite nell’esercizio di bilancio appropriato - c’è pure un altro passaggio, il comma 3. Leggiamolo: «La società che pattuisce con i propri tesserati o corrisponde comunque loro compensi, premi o indennità in violazione delle disposizioni federali vigenti, è punita con l’ammenda da uno a tre volte l’ammontare illecitamente pattuito o corrisposto, cui può aggiungersi la penalizzazione di uno o più punti in classifica»". Il rischio concreto è quello di una maxi multa o una multa più uno o più punti di penalizzazione. "Nello stesso articolo al comma 8, si parla pure della responsabilità dei tesserati con la famosa possibilità della squalifica di «almeno un mese» che però la procura federale non è intenzionata a far scattare. Quanto ai dirigenti coinvolti, l’inibizione dovrebbe essere di «durata non inferiore a sei mesi»".

Chiaramente il filone della 'manovra stipendi' è direttamente collegato a quello delle plusvalenze. "È molto probabile che questo aspetto inevitabilmente leghi i due pronunciamenti giudiziari: quello del Collegio di garanzia, atteso per il 19 aprile, e la sentenza del Tribunale Federale, presumibilmente in arrivo due settimane dopo. A meno che la decisione del primo diventi in realtà un invito alla Corte federale d’appello a motivare diversamente o a rimodulare la sanzione". Secondo la Gazzetta, difficilmente verrà aggiunta un'altra penalizzazione in caso di conferma del -15, quindi l'orientamento dei giudici sarebbe verso una maxi-multa. Poi, completato l'iter, la palla passerà anche alla UEFA.

Sezione: Copertina / Data: Ven 31 marzo 2023 alle 09:23 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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