"Si confrontano due squadre forti: una con lo scudetto in petto e l’altra candidata a cucirselo sulla maglia la prossima stagione". Intervistato da La Repubblica, Roberto Boninsegna sintetizza così la super sfida di questa sera tra Napoli e Inter.

Inter favorita, dunque?
"Per niente! Match apertissimo. Da tripla, si diceva una volta".

Ma questo Napoli che ha mandato via Garcia può rimontare come la “sua” Inter di allora?
"Ne ha tutte le potenzialità. E ci sono tante partite ancora a disposizione per gli azzurri, che hanno una formazione di primissimo piano e di alta qualità".

Con Mazzarri in panchina, ora.
"Ottima scelta. È bravo e gira e rigira poi fortunatamente si torna sempre ai tecnici italiani sono i migliori al mondo. Vedrete, saprà dare quel che sinora è mancato".

Parliamo di attaccanti. La coppia interista vista da Boninsegna…
"Premetto che Lukaku resta, per me, una grave perdita per il gioco d’attacco dell’Inter; detto ciò, Lautaro-Thuram si stanno rivelando una formidabile coppia. Il primo crea spazi per il secondo. E sta funzionando alla grande. Non era detto".

E di Kvara-Osimhen cosa pensa?
"Tandem pericolosissimo per ogni difesa. Kvara è l’estro, Osimhen è micidiale ed è inevitabile che quando non c’è gli azzurri ne risentano e perdano colpi. Con lui in campo è tutta un’altra musica in zona gol».

C’è qualcuno che le assomiglia tra questo poker di punte?
"Mah, sono tutti attaccanti di movimento mentre io ero uomo d’area di rigore, sempre in attesa dell’errore del difensore, punto di riferimento in avanti, dovevo dare profondità. Insomma, era davvero raro vedermi rientrare in difesa...Certo, Osimhen, dei quattro attaccanti di Inter e Napoli, è quello che si “butta” anima e corpo in area di rigore. Un po’ all’antica, come facevo io. Ha coraggio e non si tira indietro. In questo senso mi assomiglia, sì. Perché io non avevo paura di nessuno, sia chiaro, chiedete in giro ai giocatori del tempo, italiani e stranieri, vi diranno tutti la stessa cosa".

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Sezione: Copertina / Data: Dom 03 dicembre 2023 alle 12:42
Autore: Stefano Bertocchi / Twitter: @stebertz8
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