"Il pensiero di Barella è giusto e condivisibile. E ci mancherebbe che l’Inter non pensi di poter vincere lo scudetto con ventitré partite ancora da giocare. Con 69 punti a disposizione, tutto può ovviamente ancora succedere: c’è tempo per recuperare e spazio per i sogni tricolore. Nicolò ha ragione: una squadra come l’Inter deve sempre puntare al massimo e se uno come lui – simbolo e leader della squadra di Simone Inzaghi – è convinto che la rimonta sia un’operazione possibile, questo è un bel segnale per tutto il popolo nerazzurro, perché significa che è tutto lo spogliatoio consapevole di potersi ancora giocare lo scudetto nella seconda parte di stagione". Lo scrive Beppe Bergomi quest'oggi sulla Gazzetta dello Sport.

"Logico, però, che oggi tutto passa dalla sfida del 4 gennaio, quando al Meazza arriverà il Napoli. Lì non ci sarà altro risultato possibile al di fuori della vittoria, e non è neanche detto che un successo possa stravolgere il futuro. Il Napoli ha un grande margine rispetto alle inseguitrici: avrà subito due test verità contro Inter e Juve dove potrebbe anche permettersi il lusso di fare due pareggi - spiega lo Zio -. Lukaku è l’uomo del destino, il giocatore fondamentale per la rincorsa che vuole fare l’Inter. Se tornerà al top - e io ci credo, perché penso sia ancora l’unico in grado di vincere da solo le partite - allora tutto sarà possibile. Tirando le somme, oggi l’Inter fa bene a crederci. Ma io, realisticamente, la vedo dura".

Sezione: Copertina / Data: Ven 09 dicembre 2022 alle 08:56 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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