Quasi come contro il Real Madrid: a distanza di un anno, l'Inter gioca con la stessa tigna mostrata al Bernabeu nell'ultima giornata dell'anno scorso. Con la qualificazione già in ghiaccio e un secondo posto ormai certificato, i nerazzurri alla fine decidono di giocarsela coi mezzi a loro disposizione, pur pagando dazio alla maggiore qualità del Bayern Monaco che ha completato il suo percorso netto nel girone battendo i nerazzurri tra le mura amiche per la prima volta nella loro storia. Lo fa con un gol per tempo, prima con Benjamin Pavard che punisce una disattenzione della difesa interista, poi con la perla di Eric Choupo-Moting che sorprende André Onana con un missile dalla distanza.

Ma Simone Inzaghi non può crucciarsi di questa sconfitta: la sua Inter comunque fa vedere belle cose, in un match dai ritmi magari non esaltanti ma comunque a tratti anche divertente, soffrendo a sprazzi ma creando belle trame in altre. Può sorridere perché Lautaro Martinez non si è fatto ammonire e agli ottavi ci sarà, perché Raoul Bellanova ha fatto vedere belle sgroppate sulla destra, e anche perché Kristjan Asllani disputa una gara in crescendo dando lampi da grande regista. Non fa male questa sconfitta, semmai certifica che il massimo livello europeo è ancora un po' distante per i nerazzurri. Ma provare il colpo agli ottavi, sperando in un'urna più simpatica di quella della prima fase, non è reato. 

Sezione: Copertina / Data: Mar 01 novembre 2022 alle 23:10
Autore: Christian Liotta / Twitter: @ChriLiotta396A
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