Dopo l'1-1 agguantato all'ultimo respiro all'Olimpico Grande Torino, l'Inter torna a San Siro per la sfida alla Fiorentina, reduce da due risultati utili in casa, pareggio per 1-1 contro il Verona e vittoria per 1-0 sul Bologna. Inzaghi, che deve fare a meno degli infortunati De Vrij e Brozovic, decide di non cambiare assetto tattico affidandosi come sempre al 3-5-2: D'Ambrosio, Skriniar e Bastoni sono i tre centrali di difesa davanti ad Handanovic. A centrocampo Dumfries riprende il suo posto sul binario di destra con Perisic confermato a sinistra, in mezzo spazio a Barella, Calhanoglu e Vidal. Davanti il tandem è formato da Lautaro e Dzeko. Sanchez, Correa e Caicedo sono le potenziali armi a gara in corso. Dall'altra parte consueto 4-3-3 per Italiano: out sia Bonaventura che Amrabat, a centrocampo si schierano Castrovilli, Torreira e Duncan. Tridente d'attacco con Gonzalez e Saponara sulle ali, Piatek centrale, solo panchina per Ikoné e Sottil.
Italiano ha studiato bene l'Inter, come dimostra la tattica impostata sulle marcature a uomo, sul pressing e sul baricentro alti che hanno messo spesso in difficoltà la squadra di Inzaghi. Torreira ha il compito di mettere pressione al 'vice-Brozovic' Calhanoglu, Duncan segue costantamente Barella e Castrovilli va su Vidal. Piatek attacca anche Handanovic quando il capitano dei nerazzurri riceve in retropassaggio il pallone tra i piedi. Sull'altro fronte Lautaro e Dzeko sono marcati stretti da Igor o Milenkovic in base alle posizioni dei due attaccanti sulla linea del reparto. Nei primi minuti la Viola prende in mano il pallino del gioco costruendo come al solito con il giropalla dal basso e trovando a volte un'Inter lenta e in ritardo nel lavoro di copertura in mediana. I primi squilli arrivano da fuori tramite le due conclusioni di Gonzalez e Saponara a tentare di sorprendere Handanovic, che in entrambe le occasioni deve tuffarsi per respingere. Quando i nerazzurri guadagnano campo lo fanno grazie alle sponde di Lautaro e di Dzeko, entrambi chiamati ad abbassarsi per allargare il gioco verso le due ali Dumfries e Perisic. D'Ambrosio da una parte e Bastoni dall'altra non mancano di far sentire il loro supporto sulle corsie costituendo degli appoggi utili in zona offensiva, Barella e Vidal provano invece ad assaltare l'area dalle vie centrali. Il cileno al 32' è imbeccato da Dumfries ma non riesce a trovare la coordinazione giusta per far male a Terracciano, 5 minuti dopo è dalla ripartenza palla al piede del 23 nerazzurro che nasce il corridoio verso Dzeko, con il destro del bosniaco che viene murato dalla grande parata in uscita del portiere.
L'Inter sembra voler alzare i suoi giri alla ripresa: subito doppia occasione per Vidal e Barella sul disimpegno errato di Gonzalez. Sul cambio di fronte, però, è la Fiorentina a colpire: la sovrapposizione di Venuti fa guadagnare il fondo a Gonzalez, i nerazzurri si schiacciano e lasciano la trequarti libera al rimorchio di Castrovilli, dai piedi del 10 il corridoio ancora per l'esterno argentino che riesce a servire in mezzo Torreira, abile nell'anticipare Barella e firmare il vantaggio momentaneo al 50'. La replica della squadra di Inzaghi arriva dopo appena 5 minuti: in maniera inversa, sono le incursioni dei centrocampisti ad aumentare il volume di uomini in attacco portando la superiorità numerica a centro area. Vidal in primis e quindi Barella assaltano la roccaforte viola consentendo a Dzeko di potersi girare palla al piede e giostrare l'offensiva, dal bosniaco apertura a sinistra verso Perisic che raggiunge il fondo e crossa sul secondo palo dove c'è Dumfries, lasciato libero da Biraghi e soprattutto da Duncan che se lo lascia sfuggire proprio all'ultimo. Al 74' le prime sostituzioni da una parte e dall'altra: Inzaghi cambia la coppia offensiva mandando in campo Correa e Sanchez per Dzeko e Lautaro, Italiano si gioca la carta Ikoné richiamando in panchina Saponara. Il francese si sistema a destra con Gonzalez che passa a sinistra, quindi a 10' dal termine altra doppia mossa per Inzaghi che risponde a Italiano cambiando le pile sulla corsia mancina: dentro Dimarco per Bastoni e Gosens al posto di Perisic. All'89' l'ultima ghiotta chance sui piedi di Sanchez nasce ancora una volta grazie all'ennesimo inserimento in area di Vidal, che viene sostituito subito dopo da Caicedo. Nel recupero dentro nella Viola anche Martinez Quarta, Callejon e Cabral (fuori Milenkovic, Gonzalez e Piatek), le squadre sono più lunghe e l'Inter nell'arrembaggio finale rischia di subire la beffa in contropiede proprio con Ikoné che si fa ipnotizzare da Handanovic. Finisce 1-1 un match nel complesso equilibrato: 51% di possesso palla in favore della squadra di Inzaghi, che ha effettuato 13 tentativi a rete di cui 5 nello specchio di Terracciano, mentre delle 17 conclusioni della Fiorentina solo 4 sono state indirizzate verso la porta di Handanovic. Il conteggio degli offside segna 4-0, dato anche questo significativo della tattica con cui Italiano ha ostacolato la manovra offensiva dei nerazzurri.
Autore: Daniele Alfieri / Twitter: @DanieleAlfieri7
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