"Gentilissima redazione,
su Mazzarri han già detto tutto tutti (personalmente sono arrivato al punto che se lo vedo mi viene la nausea...) ma preferisco ora soffermarmi sulla società, sul modo che ha di trattare con distacco i tifosi, quasi fossero "un peso" (la stessa sensazione che genera Mazzarri quando parla alle conferenze stampa.... sembra che allenare l'Inter per lui sia un peso... lui non è innamorato dell'Inter è solo uno stipendiato che si trascina dietro il lavoro...), hanno tolto sul sito ufficiale la possibilità di contattare la società stessa ed il presidente, hanno aumentato i prezzi delle singole partite, hanno abbassato l'età per i biglietti omaggio (per portare mia figlia di 7 anni allo stadio - che sinceramente non gliene frega un granchè - e provare a farla "innamorare" della nostra Inter dovrei spendere solo per lei almeno 20 €... oppure 14 ma io dovreri andare nel primo arancio?!?!), una società che ha perso il cuore, che ha perso l'affetto per i tifosi che sono diven
tati solo i POLLI DA SPENNARE...
Ma puoi permetterti di fare questo se fossi forte, se avessi una squadra competitiva per cui vale la pena spendere tutti i soldi che loro vorrebbero...
Così l'unica cosa che ottenete è di farci disamorare...
Volete andare da soli? non volete bimbi con la famiglia allo stadio? bene... alo stadio andateci da soli...ora devo pensare a divertirmi con la mia famiglia in passatempi più economici e divertenti della VOSTRA Inter...
Io sto aspettando che torni la NOSTRA...
Grazie e scusatemi per lo sfogo e per una lettera forse un po' sconclusionata.
In bocca al lupo alla redazione di FCInterNEWS... ormai siete voi la nostra voce... l'FC Internazionale è latitante...
Con affetto FORZA INTER... LA NOSTRA INTER non la loro...".
Paolo
"Cara redazione,
sono del parere che Mazzarri non sia la causa principale di questi fallimenti. Vengo al punto...
Erick Thohir ha acquistato il club con un maxi prestito da parte di Goldman Sachs International e Unicredit. A garanzia del prestito è stata data la società FC Internazionale. Morale, vado in banca propongo un progetto e chiedo 200 milioni in prestito fino al 2019. Se il progetto dovesse saltare a pagare non è Thohir ma il club che sarebbe gestito e probabilmente smembrato da banche... Questa tecnica di acquisto è nuova ma non priva di rischi enormi.
Una volta le società si acquistavano con i soldoni veri e Moratti ne sa qualcosa mentre il magnate Indonesiano compra l'Inter con prestiti e promesse. Il nodo del Fair Play Finanziario è un'altra sciocchezza.Basterebbe far entrare tra gli sponsor un'azienda satellite del Thohir per far entrare contante disponibile alle campagne acquisti (vedi PSG e Man City con le compagnie aeree degli emirati).
Io credo che Erick Thohir non voglia rischiare nulla di tasca sua, basti vedere gli acquisti, credo che non ce ne sia uno fatto per contanti ma tutti in comode rate...
Bisognerebbe fare chiarezza sulle reali intenzioni".
Ennio
"Salve,l'inter sembra l'italia.Se si andasse aritroso nel tempo dagli anni 70 in poi ,legendo i giorali e gaurdando la tv i titoli sarebbero questi:non si sono soldi per le pensioni,manifestanti contro polizia,manca il lavoro,politici ladri e corroti,mafia,burocrazia, soldi e sprechi e avanti cosi all'infinito o meglio fino al 2014....L'inter:mercato sbabgliato ma prima perfetto,colpa dei giocatori ,societa,allenatore??? Dai facciamo come le altre innumerevoli volte diamo la colpa solo all'allenatore (per quanto odi sportivamente parlando mazzarri).questo per dire che nell'inter c e qualcosa di misterioso un x file,che nessuno sa cos'è o meglio tutti sanno.Vorei dire ad Ausilio Fassone e mister ET che non siamo deficienti,ci avete portato a tifare contro la nostra squadra pur di vedere cambiare le cose".
Guy
"Gentile redazione, dopo aver letto l'ultima intervista rilasciata da Ausilio a Telelombardia sono rimasto un po' perplesso e in parte mi spiego come mai l'Inter si trovi in questa situazione.
Dando per scontato che sia tutto vero a partire dal Fair Play Finanziario, le difficoltà di mercato ecc., mi sembra però ci sia un po' di confusione. Probabilmente le cose sono state gestite male quando l'Inter era arrivata all'apice, ossia non c'é stata una programmazione corretta per dare continuità senza grossi sconvolgimenti ed esposizioni importanti.
Sarà anche vero che oggi spendi 70 e non 180 in monte ingaggi, ma come in tutte le attività se vuoi guadagnare devi investire e possibilmente bene.
Quindi se vinci, il così detto brand sale e i guadagni aumentano, altrimenti "ciccia". Restiamo nell'anonimato e voliamo bassi senza spararle troppo grosse, per favore.
Con chi si vuole andare in Champions per aumentare gli incassi; facendo giocare 11 Mazzarri? Speriamo nei miracoli?
I matrimoni con i fichi secchi non riescono bene!
Grazie e saluti".
Domenico
"Seguo sempre con piacere gli articoli del sig.Lapo De Carlo.Alcuni li condivido a pieno altri un po' meno.
Vorrei fare arrivare alcune mie considerazioni :
non occorreva essere troppo lungimiranti per prevedere che il fair play finanziario avrebbe di fatto portato ad un notevole livellamento delle possibilità di giocarsela fra quasi tutte le squadre di serie A : vedi attuale classifica.Si salva chi ha possibilità di entrate da stadi di proprietà,da diritti per partecipazione a Champion,pubblicità,marketing etcc. .Si salva chi ha ottimi osservatori in giro per il mondo in grado di trovare,a basso costo, quei giocatori che un giorno diventeranno campioni ( non certamente una cosa facile);si salva anche chi,da tempo,è abituato a fare campagne acquisti senza milioni nel portafoglio ;l'INTER ,per vincere come ha vinto negli anni scorsi,aveva giocatori di qualità e che pesavano nelle casse della società. Il passaggio è traumatico e non se ne esce solo dicendo che .... noi siamo l'INTER.L'Inter non è abituata a comprare al Discount. L'Inter come era prima non c'è più.Personalmente ed egoisticamente potrei dire che me ne frego di bilanci,di Tohir se non apre il portafoglio,etcc..... Quando guardo e tifo Inter vedo i giocatori in campo non i numeri del bilancio societario. In tutto questo bel tegamone ci mettiamo i giocatori dell'Inter di medio livello ed un allenatore in difficoltà che ritengo non abbia in mano la squadra al di là dei logici proclami di facciata.Si,anch'io credo,sperando di sbagliarmi,che anche quest'anno sarà un anno NO.
Il Presidente indonesiano se vuole raggiungere obiettivi da squadra di serie A ,tipo salvezza o coppa italia o quinto sesto posto deve continuare come ha fatto fino adesso. Se vuole il campionato o la partecipazione alla Champion deve mettere mano al portafoglio.Deve fare un po' di piazza pulita nell'organico calciatori. Dare un identità alla Squadra e trovare un allenatore di chiara identità ex Interista.Non parlo di Zenga e neppure di Mihajlović : senza alcuna esperienza come allenatori.
Un Simeone per intenderci.A costo di far giocare la primavera Inter.Una provocazione ma non troppo.
Signor De Carlo la seguo sempre con piacere".
Guy
"Gentile e qualificata redazione,
colgo l'occasione per complimentarmi con Lapo de Carlo per l'ultimo dei suoi editoriali che fotografa perfettamente (come sempre d'altronde)la situazione interista.
Riallacciandomi al suo discorso, di un immobilismo societario che sa di rassegnazione (in parole povere, esonerare mazzarri è troppo oneroso), volevo soffermarmi sul'immobilismo che sa di orgoglio, ovvero l'immobilismo dell'allenatore stesso.
"Nessuno lo schioda, niente lo scalfisce" le parole di De Carlo. Vero, niente e nessuno, neppure la cruda realtà dei fatti, neppure reiterate prestazioni a dir poco "febbricitanti", (col Parma spingiamoci all'"imbarazzanti") lo schiodano da cosa? Dalle sue convinzioni tattiche!
Gli infortuni (peraltro di giocatori che mai si sono dimostrati imprescindibili), la lingua, i climi, la ravvicinatezza degli impegni, la scarsa voglia e determinazione, la scarsa qualità della rosa costituiscono tutti dei, parziali o totali, pretesti.
Il nodo fondamentale è che questo credo tattico di MAzzarri , basato sul 3-5-2, è inadeguato. Punto.
I motivi di tale inadeguatezza sono tanti, e sono sotto gli occhi di tutti. Non so fare di meglio, per riassumere il nodo della questione, che porre una domanda: gli esterni (che siano Dodò, Nagatomo, D'ambrosio etc etc, tutti giocatori discreti, nessun campione), attaccano meglio, difendono meglio o non fanno decentemente nessuna delle due cose? Non vorrei cadere nella semplificazione eccessiva ma non voglio nemmeno dilungarmi oltremodo..in altre parole vi risulta la diffusa sensazione che il nodo fondamentale sia che questa Inter giochi sostanzialmente in 9? Mazzarri dove crede di essere traghettato dall'orgoglio cieco e dall'autostima ipertrofica? Non riesce a comprendere che la ridiscussione radicale dell'impianto tattico di questa squadra (che ha comunque un buon amalgama di individualità da sfruttare) è l'unica strada da percorrere? Qui siamo arrivati al punto che battere lo stesso sentiero nella speranza della miracolosa via d'uscita è da OTTUSI,dato che la sconfitta col Parma, per come è maturata, rappresenta un fondo difficilmente eguagliabile e smonta inequivocabilmente (meno male che ci è mancato il rigore, verrebbe da dire!) qualsivoglia idea di progetto basato sul medesimo impianto tattico: non c'è scusa che tenga.
Mazzarri abbia il coraggio di ridiscutere se stesso, se vuole diventare grande, e si confaccia alla storia della nostra Inter, fatta di umiltà e non certo di orgoglio cieco ed ottuso. Grazie".
Mario
"Egregia direzione di fcinternews.it,
sono un vostro fedele lettore e appassionato tifoso nerazzurro. Vi scrivo per esprimere una considerazione sul nostro allenatore Walter Mazzarri; premettendo che non ne sono un fan sfegatato, ritengo che Mazzarri sia vittima, oltre che dei risultati altalenanti e globalmente deludenti, di un pregiudizio che lo colpisce, di uno stereotipo . Si parla sempre di un Inter provinciale, troppo difensiva: ora, se guardiamo le statistiche, vediamo che siamo terzi come possesso palla e quarti come supremazia territoriale, davanti a squadre come la Fiorentina, ritenuta un esempio di "tiki-taka" italiano. E che dire del Milan? Inzagh schiera due interditori pure come Muntari e De Jong, e nesuno lo accusa di essere un catenacciaro. Insomma, il vero limite di Mazzarri non è l'essere difensivo, ma il non riuscire a dare un'incisività alla manovra offensiva, spesso lenta e impacciata. Basta quindi collo stereotipo del Mazzarri provinciale: la sua inter mi ricorda più che altro, con moduli diversi, quella di Benitez, che certo non visto come un provinciale...E visto che si parla di Benitez: cosa avremmo detto se fosse stata l'Inter a fare una partita così difensica come il Napoli, nello scontro diretto di San Siro?".
David
"Gentile redazione, ancora vi ringrazio e approfitto dello spazio che ci viene concesso per fare una domanda che mi piacerebbe tanto fosse girata a squadra e società. Vorrei iniziare però parlando di quanto ha espresso il “CAPITANO” (notare il virgolettato) nel post partita, ovvero : “Andiamo in Francia e chiudiamo il discorso qualificazione, ma il passo falso, anche se non ci piace, dopo due partite ci sta”.
Personalmente ho sempre apprezzato Ranocchia come giocatore, ho sempre pensato che non fosse inferiore a molti altri che si vedono in serie A e che anzi fosse uno dei migliori e che avrebbe meritato la nazionale. Ma questa dichiarazione dimostra la pochezza del nostro “CAPITANO”, simbolo di una squadra allo sbando con un allenatore pessimo che come il “CAPITANO”, appunto, nega l’evidenza e si nasconde dietro a un dito. Questa squadra non è mai stata da terzo posto, al massimo possiamo puntare al quarto. Ma con questo atteggiamento non si vince nemmeno la serie B. C’è troppa arroganza e troppa supponenza, troppe parole (che poi si porta via il vento) e pochi fatti.
Parlo in generale perché accanirsi contro il mister è come arrabbiarsi con un bambino di tre anni che ha preso una caramella di nascosto! L’unica dichiarazione che avrei voluto sentire ad inizio campionato è “SIAMO DA QUINTO POSTO E PER FARLO DOBBIAMO METTERCI SOTTO CON IL LAVORO E VINCERE TUTTE LE PARTITE. UNA VOLTA RAGGIUNTA LA STESSA POSIZIONE IN CLASSIFICA DELLO SCORSO ANNO ALLORA POSSIAMO PENSARE A QUALCOSA IN Più”.
Siamo in una situazione di cambiamento quindi è normale che molte cose siano incerte, ma a livello di squadra non dev’essere un alibi. Questa è la PRIMA INTER di ERICK TOHIR la prima inter in cui ci si ricorderà di Handanovic; Ranocchia, Vidic, Juan; Johnatan (Obi?)Hernanes,Medel,Kovacic,Dodo; Palacio, Icardi. Ma la domanda che vorrei porre è la seguente: CHE RICORDO VOLETE CHE RIMANGA DI QUESTA PRIMA INTER? VOLETE ESSERE RICORDATI PER ESSERE ARRIVATI TERZI NONOSTANTE TANTE DIFFICOLTà CHE, COME DICE GIUSTAMENTE MIHAJLOVICH, NELLA VITA DI TUTTI I GIORNI SONO NORMALI (QUINDI INUTILE LAMENTARSI). OPPURE COME UNA SQUADRA DI MEDIOCRI CHE AMA PIANGERSI ADDOSSO PER QUALSIASI SCIOCCHEZZA?
Se avete intenzione di intraprendere la prima soluzione vi conviene non uscire più in tv o sui giornali per fare dichiarazioni inutili e che vi si ritorcono sistematicamente contro, e lavorare cercando una soluzione tattica a questa situazione oscena! Per quanto riguarda la seconda, invece, siete già sulla buona strada!
Sempre e comunque FORZA INTER".
John
"Gentile redazione,nel mio messaggio voglio partire da due parole,forse scontate ma che tutti,giocatori e societa devono ripetersi forte nella mente:SIAMO L'INTER.18 scudetti,tre champions,tre coppe uefa,tra le tre squadre piu importanti d'italia ma stati in B...
Dopo ogni brutta figura,dopo ogni sconfitta i giocatori e l'allenatore si devono rivedere la partita e chiedersi se sono stati all'altezza del logo che portano sul petto.
É da questa teoria che nasce il mio pensiero:L'INTER AGLI INTERISTI.
E allora mi é venuto in mente una cosa, che puo essere una provocazione ma che io sono pronto ad apoggiare come penso tutto il popolo interista:ZANETTI che,per usare un termine ibrido tra calcio e politica,scende nuovamente in campo,stavolta da ALLENATORE,con Baresi al suo fianco e Oriali dt.Certo,ci sarebbero diversi tasselli da sistemare,dal patentino per il capitano(anche da convincere)al ritorno dell'ex mediano dalla nazionale ma con la volonta si puo far tutto.
So che molti penseranno che cio é una prospettiva improponibile e irrealizzabile ma ci vuole un filo conduttore tra le vittorie del passato e la squadra presente, affinche nei momenti difficile "el tractor"possa raccontare le sue mille corse sulla fascie e i suoi giorni passati ad allenarsi per arrivare poi a vincere una champions a 37 anni,o Oriali racconti a Thoir e soci la storia passata della societa nerazzurra e tutti la sera vadino a casa alla sera dicendosi:SIAMO STATI SIAMO E SAREMO L'INTER e di cio dobbiamo andarne fieri e mai disonorare questi colori nascondendosi dietro stanchezza, bilanci o infortuni vari,pronti a sputare sangue per i nostri colori".
Davide
"Gentile redazione, ancora vi ringrazio e approfitto dello spazio che ci viene concesso per fare una domanda che mi piacerebbe tanto fosse girata a squadra e società. Vorrei iniziare però parlando di quanto ha espresso il “CAPITANO” (notare il virgolettato) nel post partita, ovvero : “Andiamo in Francia e chiudiamo il discorso qualificazione, ma il passo falso, anche se non ci piace, dopo due partite ci sta”.
Personalmente ho sempre apprezzato Ranocchia come giocatore, ho sempre pensato che non fosse inferiore a molti altri che si vedono in serie A e che anzi fosse uno dei migliori e che avrebbe meritato la nazionale. Ma questa dichiarazione dimostra la pochezza del nostro “CAPITANO”, simbolo di una squadra allo sbando con un allenatore pessimo che come il “CAPITANO”, appunto, nega l’evidenza e si nasconde dietro a un dito. Questa squadra non è mai stata da terzo posto, al massimo possiamo puntare al quarto. Ma con questo atteggiamento non si vince nemmeno la serie B. C’è troppa arroganza e troppa supponenza, troppe parole (che poi si porta via il vento) e pochi fatti.
Parlo in generale perché accanirsi contro il mister è come arrabbiarsi con un bambino di tre anni che ha preso una caramella di nascosto! L’unica dichiarazione che avrei voluto sentire ad inizio campionato è “SIAMO DA QUINTO POSTO E PER FARLO DOBBIAMO METTERCI SOTTO CON IL LAVORO E VINCERE TUTTE LE PARTITE. UNA VOLTA RAGGIUNTA LA STESSA POSIZIONE IN CLASSIFICA DELLO SCORSO ANNO ALLORA POSSIAMO PENSARE A QUALCOSA IN Più”.
Siamo in una situazione di cambiamento quindi è normale che molte cose siano incerte, ma a livello di squadra non dev’essere un alibi. Questa è la PRIMA INTER di ERICK TOHIR la prima inter in cui ci si ricorderà di Handanovic; Ranocchia, Vidic, Juan; Johnatan (Obi?)Hernanes,Medel,Kovacic,Dodo; Palacio, Icardi. Ma la domanda che vorrei porre è la seguente: CHE RICORDO VOLETE CHE RIMANGA DI QUESTA PRIMA INTER? VOLETE ESSERE RICORDATI PER ESSERE ARRIVATI TERZI NONOSTANTE TANTE DIFFICOLTà CHE, COME DICE GIUSTAMENTE MIHAJLOVICH, NELLA VITA DI TUTTI I GIORNI SONO NORMALI (QUINDI INUTILE LAMENTARSI). OPPURE COME UNA SQUADRA DI MEDIOCRI CHE AMA PIANGERSI ADDOSSO PER QUALSIASI SCIOCCHEZZA?
Se avete intenzione di intraprendere la prima soluzione vi conviene non uscire più in tv o sui giornali per fare dichiarazioni inutili e che vi si ritorcono sistematicamente contro, e lavorare cercando una soluzione tattica a questa situazione oscena! Per quanto riguarda la seconda, invece, siete già sulla buona strada!
Sempre e comunque FORZA INTER".
Giovanni
"Cara Redazione,
scrivo per dire che sono favorevole alla proposta del tifoso ha scritto chiedendo che tutti i tifosi dell'Inter mettano un euro per pagare la buonuscita a Mazzarri. Non se ne può più del suo bel gioco, dei suoi risultati e delle sue interviste.
La miglior cosa che può fare è quella di andarsene".
Salvatore
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