"Fino all'anno scorso avevo la scaramantica sensazione che ogni qualvolta alcuni calciatori militanti nella nostra squadra si facevano venire il mal di pancia e poi riuscivano a passare ad altri teams, l'Inter vinceva qualcosa di importante. Vi ricordate di tal Cristiano Zanetti? Non vedeva l'ora di passare alla Juve e, soprattutto, alla corte di Fabio Capello che lo aveva quasi plagiato. Poi ... zacchete! L'Inter si vede assegnare lo scudetto a tavolino e apre successivamente un lungo ciclo di vittorie, mentre il "cristianuccio" se ne va mestamente in serie B insieme alla sua "adorata" Gobba. Capello? Al Real Madrid. Bellissimo! Per non parlare poi del grande Ibraimovich che sbraita per ottenere il trasferimento al Barcellona, sicuro di conquistare la Champions con i "culè" di Messi.

Che è successo? E accaduto, storia notissima, che lo zingaro di lusso vede solo dalla TV la coppa con le grandi orecchie e, con grande bruciore, la vede passare proprio tra le mani di Javier e compagneros. Stupendo! Ma quest'anno la primitiva sensazione ha fatto spazio ad un piacevole dubbio. Vuoi vedere che anche il bravo Burdisso "ha contribuito" a fa vincere ai nerazzurri addirittura il "triplete" mentre urlava da Trigoria: <>. E noi confermiamo: e statti per sempre! E adesso? Forza Maicon! Facci vincere il "sestete", andandotene "a fa...", pardon, al Real!

Comunque, a parte le mie fantasiose congetture su queste fortunate e fortuite coincidenze, il dubbio nasce spontaneo: la gratitudine è un bel sentimento che va coltivato o è un qualcosaltro? Di sicuro, se lo chiedissimo a questi quattro personaggi, loro risponderebbero alla medesima maniera: <<... è un ottimo alimento che ogni mattina spalmiamo sulle fette biscottate a colazione insieme alla nutella>>. Brrrrr..!
Con disgusto e amarezza".

Giandomenico

Sezione: Visti da Voi / Data: Dom 20 giugno 2010 alle 21:42
Autore: Fabrizio Romano
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