La preparazione atletica di un calciatore è estremamente facile ed al tempo stesso molto complessa, essa varia in base a fattori individuali dell’atleta qualitative quali il rapporto fibra lenta/fibra veloce, quantitative quali l’estensione della massa muscolare e strutturali intrinseche quali il morfotipo (braditipo-longilineo-normotipo). Ognuna di queste componenti non può essere scissa dalle altre e tutte insieme costituiscono una sorta di sistemi omeostatici dinamicamente integrati fra loro. Questa breve premessa è per dire che ogni atleta fa storia a sé e che una stessa preparazione atletica per un gruppo disomogeneo qualitativamente, quantitativamente e strutturalmente è una bestemmia scientifica. Entriamo, ora, nei dettagli di quanto accaduto ai giocatori dell’Inter: “corre voce” che buona parte della preparazione precampionato sia stata svolta in palestra sottoponendo gli atleti ad un programma di potenziamento con carichi progressivi con pesi ed in piano sempre con carichi progressivi allo scopo di incrementare la massa muscolare e con essa la forza cui avrebbe dovuto far seguito un programma di lavoro atta a sviluppare la velocità o meglio la reattività muscolare, ovvero prima si semina poi si raccoglie. Ebbene se concettualmente ciò è ineccepibile, per l’attuazione di quanto detto sarebbero occorsi almeno 2 mesi senza impegni ufficiali di cui 1 di potenziamento e minimo un altro per stimolare a bassi carichi defaticanti la velocità-reattività di cui sopra, permettendo il riassorbimento delle tossine accumulate e consentendo alla massa muscolare di ipertrofizzarsi ed aumentare il tono basale. Ma il calcio moderno non concede tutti questi “lussi” e quindi i tempi serrati degli impegni internazionali pre(i mondiali) durante (la supercoppa europea) e post (campionato) hanno vanificato i potenziali benefici di siffatto programma di preparazione atletica mettendo in risalto solo gli effetti negativi (la facilità di incorrere in infortuni muscolari e la lentezza o meglio minore reattività), e di questo era stato ben conscio Mourinho che ha basato la preparazione esclusivamente sulla velocità/reattività senza lavoro precedente con carichi crescenti, oltretutto nell’anno per definizione poco intensivo quale quello che precede i mondiali, e già ma Lui non è un “pirla”. Vediamo ora quali danni può causare il mancato rispetto di una corretta tabella di lavoro per la succitata preparazione “dissociata”, per fare ciò si deve rammentare cosa succede, a livello fisiologico, nei movimenti delle gambe dei calciatori: quando il quadricipite femorale (ben 4 muscoli) si contrae il bicipite femorale (2 muscoli)si rilascia e le performance sia in termini di forza che di reattività dipendono dalla armonica, dinamica sincronia fra contrazione dell’uno e rilasciamento dell’altro, ovvero quanto più c’è coerenza tra la contrazione del muscolo agonista con il rilasciamento dell’antagonista e tanto maggiore sarà il risultato a livello di performance esplosiva; a livello fisiopatologico, che è quello che ora interessa noi, se agonista ed antagonista sono “imballati” per il duro lavoro con carichi progressivi la “coerenza” di cui sopra viene meno ed allora ad una contrazione del quadricipite (ben più potente dell’antagonista bicipite) non sussegue una paritaria decontrazione del bicipite per può realizzarsi una situazione devastante della durata di frazioni di secondo in cui entrambi i muscoli “tirano” ovvero contemporaneamente sono in stato di contrazione, ovvero non si rilasciano armonicamente e siccome, ripeto il quadricipite è molto più potente del bicipite è quest’ultimo che ha la peggio, ed è così che si spiegano gli infortuni di Milito, Obi, Coutinho e Julio Cesar altrimenti ingiustificabili per la dinamica per non parlare degli altri giocatori; tale modello fisiopatologico è riproducibile per qualsiasi altro distretto anche per il polpaccio (anatomicamente sarebbe più appropriato parlare di gamba). La causa degli infortuni muscolari di tutti i giocatori è riferibile al suddescritto meccanismo, altro che giocatori spremuti, c’è stata una ignoranza di fondo e, se permettete, anche poca intelligenza nonché presunzione da parte di Benitez quando con autoreferenzialità rimarcava i suoi titoli accademici di professore di educazione fisica non tenendo conto che in Italia il diploma ISEF è divenuto corso in laurea in scienze motorie e nonostante ciò la preparazione atletica andrebbe sovraintesa da uno staff medico in cui a fianco di specialisti in medicina dello sport e fisiatri l’ultima parola spetterebbe all’internista, cosa che egli non ha gradito, vero prof. Combi?.
Adesso entro marginalmente in questioni tecniche: Mourinho aveva dato un gioco basato sul contenimento medio basso con ripartenze fulminee che facevano quasi sempre male anche perché aveva un certo tipo di giocatori, Benitez basa il suo gioco sul possesso palla senza dare profondità al gioco, con difesa alta (peraltro con grandi difensori di “posizione” ma non veloci eccetto Cordoba) e pertanto facilmente perforabile in velocità i cui risultati negativi sono stati amplificati dagli infortuni muscolari di cui egli stesso è causa e dalla scarsa velocità reattività dovuta alla preparazione incompleta.
Emblematica la partita con la Lazio in cui avendo a disposizione solo due seconde punte veloci la squadra è stata capace di incassare tre gol in contropiede ovvero ha permesso alla Lazio di fare il gioco che avremmo dovuto fare noi, oltretutto per necessità e lo stesso è avvenuto con l’Atletico Madrid, per non parlare di Chievo e Brescia. Se poi vogliamo parlare della disposizione in campo mi sovviene quante volte Santon è stato schierato come esterno alto (?????).
La conclusione di questa mia è che Benitez è un allenatore meno che mediocre, circondato da persone poco capaci, inadatto sia al calcio moderno che a quello Italiano e prima lo cacciano e meglio è, sperando che almeno un posto in Europa League si riesca ad ottenere alla fine di questa stagione in cui per recuperare una condizione atletica soddisfacente il nuovo allenatore dovrà aspettare almeno fino a febbraio e che torni Oriali.
Chi vi scrive è un tifoso Medico che, a titolo esclusivamente gratuito, ha coordinato per ben 28aa.fino al 2008, anno in cui ho dovuto lasciare per gravi motivi di salute, lo staff di preparatori atletici ed allenatori di una società calcistica giovanile che ha avuto anche 400 ragazzi/anno dai pulcini agli under 18 e ben 22 squadre nei periodi d’oro e da cui sono usciti un ragguardevole numero di giocatori affermatisi nelle serie A-B-C. Quindi quando Benitez afferma con estrema autoreferenzialità che essendo professore è sicuramente nel giusto forse non tiene conto che in giro c’è qualcuno più professore di Lui (non me ovviamente) e che avrebbe dovuto ammettere, per onestà intellettuale, di aver sbagliato, ma forse sopravvaluto la Sua intelligenza".

Ilpertinace

Sezione: Visti da Voi / Data: Dom 12 dicembre 2010 alle 09:13
Autore: Redazione FcInterNews
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