Il periodo storto per l'Inter si rivela anche guardando il gap con quella di Conte campione d'Italia: sono 10 i punti in meno rispetto a un anno fa, con l'asterisco della gara in meno di Bologna. In questo periodo quella squadra prendeva il largo, questa invece perde varie chance di approfittare dei passi falsi delle dirette rivali.

"Oggi Simone Inzaghi analizzerà a video quanto accaduto nell’ultima partita e spiegherà alla squadra cosa non è andato - scrive Tuttosport -. A confortare, il fatto che l’Inter, pur con tutti i problemi di rendimento avuti nelle ultime gare, non ha mai smesso di giocare. Per questo motivo Inzaghi dovrà essere soprattutto un buon psicologo con gli attaccanti. Se Lautaro, come sottolineato, è l’emblema dell’evoluzione che sta attraversando tutto il reparto, non si può non sottolineare come Alexis Sanchez abbia buttato al vento l’ennesima opportunità che gli è stata data dall’allenatore: il Niño Maravilla - che chiedeva continuità - ha giocato la seconda gara da titolare consecutiva in campionato senza lasciare il segno, a dimostrazione di come il suo apporto sia più impattante quando entra nell’ultima mezz’ora. Un capitolo a sé lo merita invece Edin Dzeko che, come regista offensivo, il suo lo fa sempre: il bosniaco già negli anni romani ha vissuto periodi di eclissi in zona gol, tuttavia le qualità che mostra in campo spesso prescindono dalle reti realizzate. Il problema è che dopo il derby alla squadra è venuto il “braccino”: in tal senso è convinzione comune ad Appiano che basterà un gol degli attaccanti per sbloccarsi".

E se da un lato Marotta ha continuato a tenere alta l'asticella, dall'altro il calendario resta complicato. Appena due giorni tra derby e Salernitana, poi Liverpool ad Anfield, Torino a Torino e Fiorentina a San Siro, prima dello stop per le nazionali. Al rientro, la supersfida con la Juve... 

Sezione: Rassegna / Data: Dom 27 febbraio 2022 alle 09:38 / Fonte: Tuttosport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
vedi letture
Print