Così come i tre ko di fila con Bologna, Milan e Roma avevano lasciato l'Inter sul ciglio del baratro, allo stesso modo aver eliminato il Barcellona e aver accorciato la distanza dal Napoli ha consegnato ai nerazzurri una carica tale da poter indurre a immaginare un finale di stagione clamoroso in senso positivo. Perché la testa resta sempre l'elemento fondamentale nel calcio.

Adesso - come sottolinea la Gazzetta dello Sport - toccherà a Inzaghi gestire l'euforia tra le ultime due partite di campionato e poi la finale Champions col Psg. "L’Inter aveva accettato la sconfitta in campionato, Inzaghi è stato logico e coraggioso a schierare le seconde linee con Verona e Torino - si legge -. Non poteva immaginare che il Napoli avrebbe perso due punti con il Genoa. Insistendo con Asllani e compagnia di riservisti, potrebbe anche avere rimpianti: ora servirà un compromesso, ma è chiaro che il progetto di preservare tutti i big per la Champions andrà rivisto e corretto". E non sarà facile.

L'Inter sembrava a terra non più tardi di qualche giorno fa, e invece ora le energie sembrano essere tornate al top. Dumfries, Dimarco e Thuram migliorano, Mkhitaryan non ha i 90 minuti al massimo ma può solo migliorare, Acerbi è all’ennesima rinascita. A oggi resta fuori il solo Lautaro, lui sì preservato per la finale di Monaco. Ad ogni modo, le alternative finalmente hanno tutte dato risposte convincenti, perfino Taremi e Asllani.

E allora sì, forse è tutta una questione di testa.

Sezione: Rassegna / Data: Mar 13 maggio 2025 alle 11:45 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni
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