Lontani i tempi dell'astinenza da gol e delle critiche feroci. In questo 2025, Lautaro Martinez è tornato a gonfiare la rete con una regolarità impressionante, come dimostra anche la successione dei gol in Champions League: un centro ogni 81 minuti in media. Dopo aver seminato Kane, adesso ha messo nel mirino Lewandowski.

L'argentino era partito lento, poi non si è fermato più: timbro decisivo a Praga, tripletta al Monaco, sigillo al Feyenoord a Rotterdam (nel ritorno a Milano è rimasto in panchina) e due missili al Bayern. "Andando avanti potrebbe anche vincere il Pallone d’oro - scrive la Gazzetta dello Sport -. Ma la Champions è lassù, in un’ideale classifica dei desideri. Lautaro non ne ha mai giocata una così. Neppure nell’anno in cui ha sfiorato il successo a Istanbul. C’era chi lo accusava, in passato, di fare pochi gol pesanti nelle gare top. Ecco, basta pesarle ora le reti dell’argentino per smentire la teoria. Il Toro segna da cinque partite consecutive in Europa. E ha disegnato con precisione l’eliminazione del Bayern, con il gol dell’Allianz e quello scacciapensieri dell’1-1 di San Siro. Spesso si abusa del concetto di leader e di trascinatore, nel mondo del calcio. Lautaro mercoledì sera ha davvero cambiato l’inerzia, ha cambiato la faccia della partita, ha ravvivato un San Siro che si era raffreddato e intravedeva qualche fantasma. Il Toro s’è di fatto ribellato al destino, perché l’Inter nella sua storia aveva sempre e solo perso in casa con il Bayern".

Attaccante totale, mai egoista e sempre dedito alla causa. Il Triplete sembrava solo un sogno, ma con questo Lautaro tutto è possibile.

Sezione: Rassegna / Data: Ven 18 aprile 2025 alle 08:56 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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