Oggi la Gazzetta dello Sport incensa Hakan Calhanoglu, sottolineandone l'importanza nell'Inter soprattutto da quando è assente Marcelo Brozovic. "C’era una volta l’insostituibile Brozovic. C’era l’Inter con Brozo, vincente, organizzata, con idee, e quella senza Brozo, confusa, sbandata, molle. Inzaghi non ha ceduto alla soluzione più semplice, cioè Asllani, ma ha lavorato di memoria: ricordando di avere un centrocampista universale al quale altri colleghi avevano già consegnato le chiavi del gioco. In Italia era stato Gattuso a vedere nel turco il Dna del play. La nazionale lo impiega spesso in una linea a due. In Germania lo avevano provato lì. Lui esita, ma è fatto per quel ruolo. Un percorso simile a quello di Pirlo e Modric, nati 10 e diventati i migliori 4 moderni (anche se poi il croato ha spostato la regia in mezzala)", sottolinea la rosea. Una mossa che ha riportato l'Inter ai suoi livelli anche senza il regista croato. Un'inzagata, come la chiama la Gazzetta. E oggi l'Inter è Chala-dipendente.

Sezione: Rassegna / Data: Mar 25 ottobre 2022 alle 11:30 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
vedi letture
Print