“Ora che l’impresa è stata raggiunta, bando alle scaramanzie. Posso raccontarvi un po’ il Luciano segreto senza che lui si arrabbi…". Inizia così la lunga chiacchierata di Fabio Galante ai microfoni di SportWeek che, nel racconto sull'ex compagno poi ex allenatore dell'Inter Luciano Spalletti, torna anche sulle vicende nerazzurre che hanno riguardato il toscano: "Luciano di indole è un buono, ma quando si incazza... Però succede solo quando qualcuno non rispetta le regole o pensa a se stesso più che al gruppo. Anche le sue polemiche con qualche big in questi anni sono sempre nate per questo" dice rispondendo a proposito dei diverbi avuti con Totti e Icardi.

Sabatini, suo ex d.s., lo ha definito un genio.
"Ha ragione, ha delle intuizioni incredibili. È un visionario che riesce a prevedere l’evoluzione dei giocatori cambiando loro ruoli, creando nuove carriere: Jankulovski, Perrotta, Totti, Nainggolan, Brozovic... Schemi, palle inattive, calci d’angolo: inventa sempre cose nuove. Luciano è un vero malato di calcio: sono stato nei suoi uffici a Trigoria, alla Pinetina, a Castel Volturno. È ossessionato. Quando facciamo una videochiamata sta sempre vedendo qualche partita di campionati stranieri per studiare e trovare nuove soluzioni". 

Qual è il suo più grande pregio come tecnico?
"Che non si è mai fermato, mai accontentato. Ha sempre continuato a evolversi, senza risparmiarsi. Nella carriera con Udinese, Roma, Zenit, Inter ha sempre ottenuto il massimo dalle sue squadre ma credo non si sia goduto mai fino in fondo i traguardi raggiunti, perché stava già pensando a quelli da inseguire subito dopo e che avrebbero richiesto come sempre impegno, dedizione, applicazione e fatica. Ecco, l’augurio che gli faccio oggi è di riuscire a godersi questo scudetto col Napoli, perché è un momento unico, che vale una carriera intera. Ma so che sta già pensando a come bissare l’impresa".

Sezione: Rassegna / Data: Sab 20 maggio 2023 alle 13:00
Autore: Egle Patanè / Twitter: @eglevicious23
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