"Penso che il mercato possa ancora determinare cambiamenti, ma ad oggi la mia favorita è il Milan campione d’Italia, con l’Inter contendente numero uno, fatto salvo che rimanga Skriniar. Molto più indietro tutte le altre". E' la griglia di partenza fatta oggi da Paolo Di Canio parlando a Tuttosport.

"All’Inter a volte è mancata un po' di determinazione, in alcune gare è stata rivedibile la gestione come nel derby e poi c’è stato l’episodio di Radu a Bologna - dice Di Canio riferendosi alla passata stagione - Inzaghi ha fatto bene, ha vinto due coppe e se l’è giocata alla pari con il Liverpool in Champions, ma il suo metodo sui cambi, la sostituzione degli ammoniti quasi scientifica, a volte va ammorbidito e contro il Milan, con tutto il rispetto, ha sbagliato. Quel derby era una finale di Champions, se l’Inter l'avesse vinto avrebbe ammazzato il campionato e i migliori, ammoniti o acciaccati (Calhanoglu e Perisic, ndr), dovevano restare in campo".

Uno degli argomenti di cui ha parlato spesso Di Canio è Lukaku. "Premessa: sono contento sia tornato, perché è un personaggio e crea entusiasmo. Le dirò di più, per me è un bel giocatore, ma due anni fa, dopo lo scudetto, sentivo dire che era un fenomeno, fra i primi tre-quattro attaccanti al mondo e mi sembrava di sognare. Nei due anni di Champions con l’Inter aveva fallito e il calcio di élite è quello, non la Serie A. La statura dei giocatori si vede lì e sarà un caso, ma l’Inter senza Lukaku ha passato il girone con merito e giocato quasi alla pari con il Liverpool. Inzaghi ha avuto il miglior attacco del campionato, quindi è Lukaku che deve inserirsi in questa Inter. Sicuramente ci saranno degli aggiustamenti e quando l’Inter si porterà in vantaggio, Lukaku negli spazi sarà devastante. Ma Inzaghi non è Conte, il belga dovrà impegnarsi e migliorare tecnicamente. Inter protagonista? Sì, se resta Skriniar. Però ricordiamo che ha perso Perisic che creava gioco. Gosens, così come Dumfries è più meccanico, un quinto che va a chiudere l’azione, più che a inventarla. Però ci sono alternative migliori rispetto all'anno scorso e se Dzeko si calerà nel ruolo da co-protagonista, giocando 25 gare anziché 40, allora sarà un'Inter competitiva".

Sezione: Rassegna / Data: Mer 10 agosto 2022 alle 12:14
Autore: Redazione FcInterNews.it / Twitter: @Fcinternewsit
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