"La frenetica bellezza di una stagione consiste nell'aggiornamento continuo di progetti e obiettivi", scrive Paolo Condò nel suo lungo punto della situazione stagionale, all'indomani delle gare d'andata di ottavi di Champions League e all'alba della 28esima giornata di Serie A Eni Live. "Il ragionamento sul lungo periodo dovrebbe essere il mantra soprattutto dei grandi club, ma gara dopo gara gli orizzonti cambiano e devi adattarti, rielaborare, scegliere, sacrificare" continua la sua riflessione sulle pagine del Corriere della Sera, dove poi si focalizza sulla stagione fin qui disputata all'Inter di Simone Inzaghi, arrivata a metà marzo in piena corsa per tre obiettivi: "Ancora 20 partite potenziali, senza contare il Mondiale per club, e un piano di rotazioni che ha funzionato malgrado alcune vistose delusioni" si legge prima del comprensibile paragone con la stagione scorsa.

"Un anno fa l’Inter dominava in campionato ma usciva dalla Champions agli ottavi. Ora guida la serie A senza dominare, anzi fatica a tenere la testa davanti al Napoli e ha un calendario peggiore, ma è praticamente ai quarti di finale del torneo europeo, dove l’impenetrabilità è una forma d’arte. Effetto della coperta corta, o meglio anziana: se Marotta e il suo management hanno costruito e mantenuto un grande instant team nel periodo Zhang, la politica di Oaktree dovrà garantire un ringiovanimento della rosa senza toccarne la competitività. Il declino del Manchester City è un monito" continua Condò che poi sulla lotta scudetto dice: "Il Napoli è il vero favorito, specie se nel prossimo mese saprà dribblare gli ultimi nomi pesanti sul suo cammino".

Sezione: Rassegna / Data: Sab 08 marzo 2025 alle 12:00
Autore: Egle Patanè / Twitter: @eglevicious23
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