Per capire meglio il nuovo regolamento riguardo agli agenti studiato dalla Fifa, il Corriere dello Sport ha intervistato Andrea Bozza, counsel e head of football di Deloitte Legal.  "Fifa ha il potere indiscusso di regolare i comportamenti dei propri membri e questo è chiarito da numerosi precedenti. In questo caso, l’organismo chiede alle società e ai calciatori di rispettare certe norme, che però indirettamente possono penalizzare un’altra categoria, come ad esempio quella degli agenti - dice - Molti agenti ritengono questa parte del regolamento (il tetto alle commissioni, ndr) un’indebita invasione di campo rispetto alla loro attività economica".

Secondo la nuova regolamentazione, infatti, "chi rappresenta il club venditore ha diritto a una commissione massima del 10%. Il calciatore verserà invece all’agente fino al 3% del proprio salario lordo. E allo stesso modo il club acquirente - ricorda Bozza - Nelle categorie più basse, dove i salari sono più modesti, fissare al 3% del salario lordo il massimo pagabile a un agente certifica in tanti casi una perdita di esercizio". Sempre Bozza afferma che questi cambiamenti "portano a un aumento delle compravendite e i continui cambi di casacca rischiano di minare il principio della stabilità contrattuale, che è fondamentale per i regolamenti Fifa. È anche vero che senza trasferimenti non si attivano i meccanismi di solidarietà che sono altrettanto fondamentali per sostenere il sistema. La Fifa ne vorrebbe di più, ma con agenti meno influenti. È un cane che si morde la coda. La situazione in Italia? Non è vero che da noi si fa poco mercato, la verità è che si fa mercato di poco valore e non cala il numero di operazioni. Ed è curioso, perché questo regolamento agenti nasce proprio dalla sofferenza dei club, che sono stati i primi a volere una riforma".

Sezione: Rassegna / Data: Mar 14 marzo 2023 alle 12:05
Autore: Redazione FcInterNews.it / Twitter: @Fcinternewsit
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