SOMMER 7 - In quella che è stata anche casa sua si fa rimpiangere dagli oltre 70 mila tifosi bavaresi che in assenza di Neuer devono sperare nel giovane Urbig. Sicuro nelle uscite e con il pallone tra i piedi, è un gatto su Guerreiro al 20', ripetendosi poi dopo il momentaneo 1-1 su Kane. Si concede un paio di rinvii imprecisi in una serata in cui trasmette sicurezza all'intero reparto.
PAVARD 6,5 - Conosce benissimo ogni singolo ciuffo d'erba dell'Allianz Arena, conosce l'ambiente e sa benissimo cosa significa giocare contro il Bayern. Ma si fida troppo dei suoi plus e gioca troppo sul filo scambiando con i compagni in zone rischiose o servendo incautamente Olise nell'azione che porta al palo di Kane. Più concentrato quando la squadra si abbassa e lui deve solo preoccuparsi di chiudere gli spazi.
ACERBI 7 - Nella vita ha messo la museruola a tanti grandi attaccanti e Kane sarebbe la ciliegina sulla torta per livello e caratura dell'avversario. Non è una coincidenza se più volte il duello viene vinto dall'inglese che ha l'esperienza e la malizia necessarie per ingannare il totem nerazzurro. Resta il fatto inequivocabile che l'ex Tottenham debba girargli a largo per ricevere palloni puliti e dentro l'area possa rammaricarsi solo per un palo colpito a botta sicura, raro momento in cui non ha il fiato sul collo del signore da Vizzolo Predabissi.
BASTONI 7,5 - Conclude la partita stringendo i denti, stanchissimo e con qualche acciacco ma per nulla intenzionato a mollare di un centimetro. Se in un palcoscenico dove masticano calcio si fa apprezzare per la qualità con cui gestisce il pallone e lo fa uscire in bello stile, sono alcune chiusure precise e a volte salvifiche a fare la differenza per la sua squadra, come quando mura Müller pronto a scaraventarla in porta. Prova di livello europeo.
DARMIAN 6,5 - Bilanciato e controllato, rispetto a parma avanza con parsimonia per evitare di creare scompensi dietro, dove si interfaccia con Sané che non è mai un bel cliente. Il feeling con Pavard non è ai massimi livelli ma cerca comunque di connettersi al francese per far uscire il pallone in modo pulito, obiettivo non sempre raggiunto. Prestazione di sacrificio e di dedizione tattica, con i crampi inevitabili che gli costano la sostituzione. DAL 79' BISSECK SV.
BARELLA 7 - Ispira le due azioni più pericolose dell'Inter nel primo tempo, dimostrando di aver capito come far saltare gli equilibri tattici del Bayern: con l'immaginazione. A centrocampo è tra quelli che meno si preoccupano del pressing a tratti feroce dei tedeschi, uscendo palla al piede anche in bello stile. Totalmente dentro la partita e in sintonia con la sua importanza, la interpreta con la personalità e il rispetto dovuti. E se c'è da mettere la gamba non se lo fa ripetere due volte.
CALHANOGLU 7 - Kompany rende omaggio al suo talento e alla sua imprescindibilità mettendogli addosso Guerreiro, un esterno mascherato da trequartista con il primario compito di accompèagnare ovunque il turco. Che, quando mangia la foglia, inizia a staccarsi e a calpestare zone solitamente affidate ad altri compagni, andando a sbattere due volte con il muro bianco e inserendosi con intelligenza nelle zone d'ombra bavaresi. Tutto il secondo tempo lo vede costretto a fare filtro.
MKHITARYAN 7 - Ormai non dovrebbe più sorprendere il modo in cui senza urlare fa sentire la sua voce a chiunque sia in campo. Quando il Bayern attacca con insistenza e pressa alto, lui si abbassa per chiudere in seconda battuta su Olise o inseguire Laimer che parte da dietro. Poi c'è l'altro lato della medaglia, la qualità con cui salta la prima linea bavarese in dribbling o semplicemente con il passaggio più saggio. Quando sta bene fisicamente emerge la sua personalità. DAL 74' FRATTESI 6,5 - Gli toccano solo compiti difensivi, però su Laimer lui e Bisseck si fanno trovare impreparati e gli permettono di crossare serenamente per Muller. Poi si accende all'improvviso e va a segnare quello che forse è il gol più importante della sua carriera,
CARLOS AUGUSTO 7 - Da mani nei capelli, ironicamente, il tiro fuori bersaglio alla mezz'ora che uno col suo sinistro non può permettersi, soprattutto perché al culmine di una manovra di squadra stupenda. Nonostante abbia l'ingrato compito di controllare Olise, sale con continuità nella metà campo avversaria e non viene premiato quanto meriterebbe. Però è da lui che arriva il cross del vantaggio nerazzurro, in perfetto Dimarco style. Tanto spirito di sacrificio nella ripresa, poi quell'ultimo scatto per far segnare Frattesi.
MARTINEZ 8 - Capitano vero, nel momento più importante. Il suo primo tempo è enciclopedico: classe, garra, personalità e una rete di una bellezza stordente. Trascinatore, stringe i denti e non dà per perso un singolo pallone, convincendo i compagni che l'impresa non era affatto impensabile. Nel secondo tempo la stanchezza ha il sopravvento e lui corricchia, abbozzando un po' di pressing per dare una mano. Nel finale rifinisce poi il pallone che libera Barella che accende Carlos Augusto che serve l'assist vincente a Frattesi. DAL 90' ZALEWSKI SV.
THURAM 6,5 - Potrebbe e dovrebbe fare meglio perché è più veloce di entrambi i centrali del Bayern ma subisce la loro presenza fisica che troppe volte ha la meglio e gli sottrae il pallone. Non è un caso se le rare volte in cui esce dal tunnel le prospettive offensive dell'Inter sorridono timidamente. Poi s'illumina d'immenso e arma con un colpo di tacco geniale l'esterno destro di Lautaro per il vantaggio. Nella ripresa non riesce a far salire la squadra nei momenti critici ma pur se stremato rientra sempre a dare una mano.
ALL. INZAGHI 8 - Propone l'Inter in versione gran gala, quella delle serate di Champions League che ha fatto innamorare l'Europa. Chiede ai suoi di usare la testa e cercare di esaltare gli squilibri difensivi dei padroni di casa, velocizzando il più possibile l'uscita del pallone. Il primo tempo è ottimo perché al netto di un paio di rischi grossi i nerazzurri se la giocano alla pari e spaventano gli avversari, costringendoli ad andare negli spogliatoi in svantaggio. La ripresa è in trincea, perché come da copione la squadra esaurisce rapidamente le energie e deve abbassarsi per fare massa davanti a Sommer. L'obiettivo sembra raggiunto fino alla beffa di Müller, ma all'improvviso Frattesi diventa il jolly pescato dal mazzo e la decide. Serata indimenticabile.
BAYERN MONACO: Urbig 6, Laimer 6,5, Dier 6, Kim 6 (dal 74' Boey 5,5), Stanisic 5,5, Kimmich 6,5, Goretzka 5,5, Olise 6, Guerreiro 5,5 (dal 74' Gnabry 6), Sané 5,5 (dal 74' Müller 7), Kane 6. All. Kompany 6
ARBITRO: SCHÄRER 6,5 - Qualche piccola sbavatura, ma sfodera una prova sicura, efficace e senza interferire sull'andamento della gara. Si tiene i cartellini soprattutto per il finale dopo aver scientemente evitato di sventolarli se non strettamente necessario. Si fa rispettare e le proteste vengono rapidamente messe a tacere senza andare mai sopra le righe.
ASSISTENTI: De Almeida 6 - Ernie 6
VAR: San 6
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