Perché San Siro non si dovrebbe vendere? A rispondere è Bruno Tabacci, assessore al Bilancio dal 2011 al 2013 sotto la giunta Pisapia e volto noto del 'no all'abbattimento' del Meazza:  "Prima di tutto per una questione di trasparenza - ha esordito -. Nessuno ha mai posto la vendita del Meazza tra le priorità dell'amministrazione. In nessun programma di Beppe Sala se ne fa menzione, questione molto singolare dal momento che stiamo parlando di un'operazione gigantesca. Il minimo sarebbe stato coinvolgere il Consiglio in maniera più strutturata. Invece si è fatta una delibera che la giunta non ha votato e che il sindaco non ha firmato. Non si è mai visto niente di simile, mi sembrano tutte furberie".

Le squadre però non vogliono ristrutturare e hanno bisogno di un impianto competitivo.
"Guardi, è solo una grande speculazione immobiliare. Qui ci si nasconde dietro una fittizia argomentazione sportiva e calcistica mentre si sacrifica l'interesse pubblico per quello di due fondi stranieri che temporaneamente controllano Inter e Milan. Non sono nemmeno più i tempi di Moratti e di Berlusconi, è tutto profondamente cambiato, anche il calcio stesso".

C'è chi rimprovera al sindaco Beppe Sala di non aver gestito bene la faccenda, cosa ne pensa?
"È stata gestita in gruppi chiusi senza il coinvolgimento dei cittadini. Ripeto, non mi risulta che il Consiglio comunale si sia speso in dibattiti di straordinaria ampiezza. Quando abbiamo venduto il 30 per cento della Sea io ero in Consiglio e non c'era una sera in cui si era liberi. le sedute erano lunghissime. E stiamo parlando di una vicenda anche meno importante di questa dal punto di vista dell'impatto sulla città. E poi io non ho visto alcun progetto del nuovo stadio"..

Non c'è ancora.
"Appunto! Non si può approvare al buio e a cuor leggero la vendita di un bene pubblico solo agitando lo spauracchio di un vincolo paesaggistico imminente. Perché correre così? Che senso ha?".

Però è dal 2019 che si parla di abbattere San Siro...
"Sì ma le carte in tavola da allora sono cambiate diverse volte".

Le varie anime del Pd sono assai tormentate sul tema...
"Non devo insegnare io al Pd come affrontare la questione, il partito è in grado di fare le proprie valutazioni. Certo è che spesso mi sento più uomo di sinistra io rispetto a tanti suoi dichiarati esponenti.Vengo dalla sinistra della Dc, la mia storia personale parla da sola ed è proprio in virtù della mia esperienza che dico attenzione, fermiamoci un attimo".

Sezione: News / Data: Sab 20 settembre 2025 alle 18:37
Autore: Egle Patanè
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