In quel di Palazzo Chigi, sotto la supervisione del sottosegretario alla Presidenza Luca Lotti, sta arrivando a termine l’iter per presentare una riforma della Legge Melandri che dal 2008 disciplina la materia dei diritti tv del calcio. La sentenza dell’Antitrust della settimana scorsa, con relative pesanti sanzioni ai colossi tv, ha finito con l’accelerare il percorso. Oggi il quotidiano La Repubblica anticipa lo scenario futuro. Con la riforma la parte uguale per tutti i club di Serie A sale dal 40 al 50% (da 18 a 23 milioni).Ma soprattutto viene rivisto il criterio del bacino di utenza, che assegna un altro 30% in base non al numero incerto dei tifosi ma degli abitanti per città (la frase nel testo di legge sarà: «massima oggettività»). E così quello dei risultati sportivi, messo già in discussione da alcuni presidenti. Dovrebbe essere inoltre rivista, la piena autonomia gestionale delle Lega Calcio sull’asta per l’assegnazione dei diritti tv. E non è escluso che venga rimessa in discussione la norma che oggi prevede un mega paracadute (circa 40 milioni) alle squadre che retrocedono in B, col rischio di falsare il campionato cadetto e col paradosso per cui i presidenti di squadre oggi in bilico potrebbero avere convenienza a retrocedere.

Sezione: News / Data: Mar 26 aprile 2016 alle 14:25
Autore: Gianluca Scudieri / Twitter: @JeNjiScu
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