Dopo mesi di silenzio, Marco Ferdico, ex frontman della Curva Nord, ha fornito agli inquirenti una ricostruzione dei fatti relativi all'omicidio dello storico leader del tifo organizzato nerazzurro, Vittorio Boiocchi, avvenuto il 29 ottobre 2022. 

"Ferdico ha risposto solamente alle domande inerenti all’omicidio Boiocchi" si legge su Repubblica che ha ricostruito la versione dei fatti raccontata da Ferdico, oggi rinviato a giudizio insieme al padre Gianfranco, ad Andrea Beretta, Daniel D’Alessandro e Pietro Simoncini, questi ultimi rispettivamente il mandante dell'omicidio e i due esecutori. "'Il primo luglio 2022 vengo invitato all’addio di Piscitelli' (Diabolik, ndr), ma la sera prima vengo chiamato per una lite tra Beretta e Boiocchi. Beretta mi dice che vuole uccidere Boiocchi'". Un'uscita di fronte alla quale Ferdico non si dice contrario e accetta di buon grado la proposta di aiutare Beretta: "'Dico di accettare di partecipare all’omicidio ma di non volerlo eseguire. Ero comunque affascinato dalla sua audacia e dalla possibilità di prendere il comando della curva'" al netto del tentativo del padre Gianfranco di farlo ragionare e cambiare idea come ammette lo stesso Marco Ferdico che ammette come il padre l'avesse messo in guardia rispetto alle conseguenze, ma il piano va avanti e avviene il pagamento dei due esecutori, pagati 25mila euro a testa.

"Il 25 (ottobre, ndr) Beretta mi piomba a casa spaventato - continua nel suo racconto Ferdico -. Il giorno dopo mi trova la moto e il pomeriggio mi consegna la pistola. A quel punto comincio a pensare al piano". A sparare a Boiocchi la sera del 29 ottobre è stato D’Alessandro, stando alle parole di Ferdico che svela inoltre: "La pistola poi è stata gettata in un laghetto in zona Trezzano sul Naviglio".

Sezione: News / Data: Dom 21 settembre 2025 alle 13:20
Autore: Egle Patanè
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