Protagonista della consueta conferenza post-partita, Simone Inzaghi analizza la vittoria difficile e importante della sua Inter contro il Torino. Ecco le sue dichiarazioni.
Girone di andata straordinario, +5 rispetto alla squadra che ha vinto lo Scudetto. Cosa ti piace della squadra e cosa serve per migliorare?
“Normale pensare di migliorare, ci aspetta un lungo viaggio e una grande strada davanti a noi piena di insidie. Mi piace il gruppo, abbiamo pagato anche noi come infortuni ma penso che per un allenatore sia importantissimo avere sempre risposte da chi gioca”.
Quando a inizio stagione ti hanno fatto capire che la zona Champions sarebbe stato obiettivo apprezzabile, sei stato tu a dire alla squadra di non pensarci?
“No, l’obiettivo erano gli ottavi di Champions e qualificarci alla prossima. Io non ho parlato alla squadra, ho visto come mi hanno accolto sin dai primi giorni. Abbiamo fatto un ottimo girone di andata ma abbiamo ancora tantissime gare davanti a noi dove dobbiamo dare il meglio”.
Qual è stato l’elemento chiave di questa striscia di sette vittorie?
“La convinzione che i ragazzi ci hanno messo ogni volta che ci siamo allenati. La convinzione era data anche dal modo in cui giocava la squadra, nonostante qualche pareggio la squadra sin dal 20 agosto l’ho sempre vista bene in campo”.
Senza Lukaku avete segnato quattro gol in più, si può dire che avete fatto di più grazie alla sua idea di gioco?
“Il girone di andata è stato ottimo per diversi fattori: i ragazzi che sono molto seri e meriterebbero di giocare tutti però possono andare in campo solo in 16. Poi il pubblico, meraviglioso, che ci trascina a San Siro e non ci fa sentire soli in trasferta. Poi, una società che mi ha sempre assecondato parlando chiaro. Bisognava mettere in sicurezza il club con cessioni importanti ma abbiamo dato solidità".
Dall'inviato al Meazza
Girone di andata straordinario, +5 rispetto alla squadra che ha vinto lo Scudetto. Cosa ti piace della squadra e cosa serve per migliorare?
“Normale pensare di migliorare, ci aspetta un lungo viaggio e una grande strada davanti a noi piena di insidie. Mi piace il gruppo, abbiamo pagato anche noi come infortuni ma penso che per un allenatore sia importantissimo avere sempre risposte da chi gioca”.
Quando a inizio stagione ti hanno fatto capire che la zona Champions sarebbe stato obiettivo apprezzabile, sei stato tu a dire alla squadra di non pensarci?
“No, l’obiettivo erano gli ottavi di Champions e qualificarci alla prossima. Io non ho parlato alla squadra, ho visto come mi hanno accolto sin dai primi giorni. Abbiamo fatto un ottimo girone di andata ma abbiamo ancora tantissime gare davanti a noi dove dobbiamo dare il meglio”.
Qual è stato l’elemento chiave di questa striscia di sette vittorie?
“La convinzione che i ragazzi ci hanno messo ogni volta che ci siamo allenati. La convinzione era data anche dal modo in cui giocava la squadra, nonostante qualche pareggio la squadra sin dal 20 agosto l’ho sempre vista bene in campo”.
Senza Lukaku avete segnato quattro gol in più, si può dire che avete fatto di più grazie alla sua idea di gioco?
“Il girone di andata è stato ottimo per diversi fattori: i ragazzi che sono molto seri e meriterebbero di giocare tutti però possono andare in campo solo in 16. Poi il pubblico, meraviglioso, che ci trascina a San Siro e non ci fa sentire soli in trasferta. Poi, una società che mi ha sempre assecondato parlando chiaro. Bisognava mettere in sicurezza il club con cessioni importanti ma abbiamo dato solidità".
Dall'inviato al Meazza
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Mercoledì 11 dic
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Martedì 10 dic
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