Al 26° del primo tempo, con l’Inter sotto di uno a zero a vantaggio del Bologna, Denzel Dumfries s’invola sulla destra e sporca un cross verso il centro che s’impenna a campanile. Palla altissima, coefficiente di difficoltà 9,9. Nel migliore dei casi, il migliore degli attaccanti riesce a prenderla e indirizzarla a malapena verso lo specchio della porta. Nel peggiore dei casi quella palla è destinata al primo anello del Meazza. Ma questa opzione non compete a Edin Dzeko che la osserva cadere, si coordina e impatta. Ripensa a Van Basten durante Olanda - Unione sovietica e i paragoni si sprecano. Il resto lo sappiamo. Vien giù San Siro. 

Con un Mondiale imminente, con gli occhi puntati su Lautaro e il rientrante Lukaku, viene da chiedersi cosa aspettarsi dall’Inter dopo la sosta invernale e se il punto di svolta non sia tanto il belga, quanto l’intramontabile Edin che inventa gol da storia del calcio. O se forse sarà tutto il collettivo nerazzurro a riprendersi quello che finora è mancato.

Sì, perchè l’Inter di Champions non è stata esattamente la stessa in campionato. Derby d’Italia lasciato clamorosamente sul campo della rinascente e mai doma Juventus. I punti di distacco dal Napoli di Spalletti che si accumulano quasi a diventare incolmabili. Poi, per fortuna, arriva nella notte di San Siro la manita più uno al Bologna e tutto prende una nuova, insolita e piacevolissima direzione. L’Inter c’è ancora: sana, viva e vibrante. Lautaro, immancabile. Çalhanoğlu, una certezza. Gosens, l’escluso dal Mondiale. Dzeko, il Van Basten della notte contro i rossoblù. E Dimarco, il milanese che si è preso l’Inter. Le ambizioni dell'Inter di Inzaghi restano vive nonostante il passo falso con i bianconeri e adesso la squadra sembra aver ritrovato smalto e gioco proprio dopo il doppio impegno contro il Barcellona, che ha consentito a Lautaro & co. di blindare il passaggio del turno in Champions League. E di rilanciarsi anche in campionato. Dopo la sosta ci sarà sicuramente anche un Lukaku in piú: big Romero è già tornato in campo e avrà molto piú tempo per rimettersi in forma per affrontare la seconda parte di stagione. 

Analisti e bookmakers si interrogano sull’Inter del futuro prossimo e su cosa aspettarsi dopo la sosta invernale. Lo Scudetto è ancora un obiettivo raggiungibile per i nerazzurri? Guardando le quote dei principali portali di betting relative alla Serie A, è plausibile affermare che il Napoli sia banalmente la squadra da battere e pretendente assoluta al trono. Secondo un’attendibile selezione di siti scommesse, le quote medie dei partenopei sono pari a 1.42, 1.45 e 1.50. L’Inter è staccata di parecchi percentili, considerando che le quotazioni dei nerazzurri, parzialmente simili in tutti i portali, sono uguali a 9.00. Le quote riflettono al momento le reali forze in campo delle due squadre e il valore potrà cambiare solo ed esclusivamente alla fine del Mondiale in Qatar con la ripresa della Serie A. In quest’ottica peserà molto il morale dei giocatori al rientro e le condizioni fisiche degli atleti. Da scongiurare ogni forma di infortunio. E allora la domanda è sempre la stessa: cosa aspettarsi dopo la sosta invernale?

Una cosa è certa: il club di Zhang deve puntare alla Champions per questioni economiche, oltre al blasone. I dirigenti nerazzurri sono preoccupati per l’andamento deludente mostrato finora che mette a rischio anche il piazzamento nella competizione europea: l’esclusione comporterebbe una perdita di oltre 60 milioni da rimpiazzare attraverso la vendita di un giocatore in più per colmare il buco in bilancio. Diventerebbero complicati anche i rinnovi. In calo pure i ricavi degli sponsor. Il quarto posto significa questo e molto altro. Per questo alla ripresa del campionato dovremmo aspettarci un’Inter più combattiva, determinata e tenace. Le pressioni societarie potrebbero farsi maggiormente insistenti e condizionare in positivo o in negativo la continuazione del torneo. Questione di personalità, insomma. C’è da chiedersi se la rosa è in grado di reggere il condizionamento psicologico e se è capace di tenere sul piano fisico. Perché in mezzo c’è sempre il discusso e discutibile Mondiale in Qatar che sottrae energie sotto ogni punto di vista.

Gosens è stato escluso dalla rosa teutonica che andrà in Medio Oriente, confermati grossomodo tutti gli altri: Brozovic (Croazia), De Vrij e Dumfries (Paesi Bassi), Lautaro Martinez (Argentina), Lukaku (Belgio) e Onana (Camerun). Stando alle nazionali dei rispettivi atleti, Paesi Bassi, Argentina e Belgio dovrebbero arrivare più lontane di tutte. Gli albiceleste potrebbero addirittura vincerlo, il Mondiale. E allora più partite giocate vorrà dire più rischi sul piano fisico, più stanchezza post-torneo e più possibilità di infortuni. Anche l’aspetto mentale dei singoli potrebbe essere impattato. Occhi puntati allora soprattutto su Lautaro, Lukaku, De Vrij e Dumfries. I risultati delle rispettive nazionali e le performance dei quattro giocatori potrebbero rappresentare, seppur marginalmente, tutto ciò che c’è da aspettarsi dall’Inter dopo la sosta invernale.

Sezione: News / Data: Ven 11 novembre 2022 alle 11:45
Autore: Redazione FcInterNews.it / Twitter: @Fcinternewsit
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