"Progettare il futuro significa dare speranza. La Uefa ha fatto bene a prendere in mano il calendario per studiare la possibile ripartenza che dovrà avvenire nel rispetto di due condizioni indispensabili: garanzia assoluta di sicurezza sanitaria; periodo di decantazione del dolore. Come ci diceva Prandelli: «Non si può passare dal cimitero allo stadio in un giorno». Rispettate queste condizioni, non c’è altra ragione, men che meno economica, che possa frenare il ritorno in campo". Lo scrive oggi Luigi Garlando sulla Gazzetta dello Sport

"Detto questo, che campionato sarà? Difficile dirlo con ipotesi di ripresa tanto liquide - spiega Garlando -. Per esempio, tra giocare prima il campionato e poi le coppe o portare avanti in parallelo le due competizioni, cambia tanto. La seconda ipotesi al momento è la preferita dall’Uefa. In questo caso la Lazio, unica delle pretendenti al titolo senza coppe da giocare, avrebbe molte più chance, con la Champions che toglierebbe inevitabilmente alla Juve energie fisiche e nervose. Il campionato che vedremo, se ripartirà, sarà qualcosa di nuovo, mai sperimentato, come questo maledetto virus. E perciò imprevedibile, come ci ha detto anche il c.t. Mancini. Alcuni fattori potrebbero incidere più del previsto. Tipo la preparazione per ripartire. L’Atalanta del Gasp è quella che negli ultimi anni ha subito meno momenti di crisi, ha corso di più e mostrato più resistenza e disponibilità alla sofferenza. In condizioni estreme potrebbe esaltarsi. La Lazio intuisce l’occasione storica e avrà motivazioni feroci. In un contesto più palleggiato, la classe di Eriksen potrebbe finalmente accendere l’Inter. La Juve potrebbe essere distratta o (tocchiamo ferro) delusa dalla Champions. Insomma, tutto resta aperto. Anche la nostra speranza di ritrovare presto il campionato, senza rischi e senza azzardi".

Sezione: News / Data: Ven 03 aprile 2020 alle 21:34 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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