Nell'edizione odierna di Tuttosport troviamo un'intervia a Gennaro Delvecchio, oggi al Bari, che ha avuto come allenatori sia Walter Mazzarri che Sinisa Mihajlovic, presente e possibile futuro dell'Inter. I due allenatori si troveranno di fronte domenica:

Delvecchio, domenica ci sarà una sfida tra due suoi vecchi allenatori.
"Conosco meglio Mazzarri di Mihajlovic perché lui a Catania era subentrato e lo abbiamo avuto solo nella seconda parte del campionato. Ma con entrambi mi sono trovato benissimo, sono due grandi motivatori".
Di Mazzarri cosa l’aveva stupita?
"Con lui ho avuto un bel rapporto, è una grandissima persona e uno psicologo".
Cosa ricorda dei suoi metodi di allenamento?
"Con mister Mazzarri ho vissuto degli anni intensi, sono stati i più bello della mia carriera. Preparava bene le partite e quando scendevo in campo mi sentivo sempre lucido. È bravo sia sotto l’aspetto tecnico sia sotto l’aspetto tattico".
Ha qualche curiosità da raccontarci?
"Sì, quando voleva giocare col tridente Cassano, Montella e Bellucci mi aveva chiamato e tranquillizzato dicendomi di restare sereno perché con lui avrei giocato sempre. Grazie a quelle parole avevo affrontato quel momento con tranquillità. È sempre stato bravo a capire la psicologia di ogni singolo giocatore".
Secondo lei, è l’allenatore giusto per l’Inter?
"Quando una squadra non va bene, il primo a pagare è l’allenatore. Ma lui sta pagando certe situazioni, come quella di avere avuto fuori giocatori come Milito o Zanetti o non avere Cambiasso al 100%. Quindi ha incontrato delle difficoltà e ha dovuto rivalutare giocatori che negli anni passati magari non erano sempre stati titolari. Mazzarri è all’altezza dell’Inter. Se rimarrà, otterrà ottimi risultati".
Invece, cosa ricorda di Sinisa Mihajlovic?
"A Catania ha lasciato il segno in poco tempo. È un uomo straordinario, quando prende un impegno non si ferma davanti a nulla. È carismatico e ha un bel carattere".
In sei mesi come aveva lavorato?
"Quando lui era arrivato, stavamo vivendo una situazione particolare e ci aveva trasmesso sicurezza, le cose essenziali. Penso siano le stesse cose che ora ha trasmesso alla Sampdoria. Lui è uno che dà compattezza al gruppo".
Qualche aneddoto su di lui?
"In una gara il Catania era passato in vantaggio, uno in panchina aveva esultato e lui lo aveva rimproverato in maniera veemente perché ancora non avevamo vinto. Voleva concentrazione. L’altro è quando abbiamo avuto uno screzio. Avevo sbagliato io, poi avevamo chiarito e ho capito che avevo davanti una grandissima persona".
È pronto per la panchina dell’Inter?
"Sinisa ormai è un allenatore completo e ha fatto esperienze importanti e ha allenato anche la Serbia. In generale, penso sia pronto per una grande squadra, è un esperto di calcio".
Lei è molto legato a Mazzarri, ma ha vissuto anni importanti alla Sampdoria. Domenica per chi farà il tifo?
"Il mio cuore pende dalla parte blucerchiata. Non me ne voglia mister Mazzarri (sorride, ndr), ma alla Sampdoria ho trascorso anni stupendi".

Sezione: News / Data: Mer 09 aprile 2014 alle 11:13 / Fonte: Tuttosport
Autore: Redazione FcInterNews.it
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