Il tema stadio torna centrale e più attuale che mai, specie dopo le ultime vicissitudini legate alla questione relativa alla cessione dell'impianto Meazza a Inter e Milan. A parlarne è Luca Bernardo, capogruppo di Forza Italia, partito che potrebbe fare da stampella alla maggioranza in aula come si legge nell'intervista di Repubblica.

In Forza Italia le posizioni sono diverse. Avete trovato una sintesi?
"Non ritengo ci siano posizioni diverse, anzi l'atteggiamento comune è quello di conoscere i documenti e approfondirli. Anche perché i nodi della delibera toccano temi delicati come rigenerazione urbana, ambiente, casa, sicurezza, con passaggi particolarmente tecnici e giuridici che vanno studiati e compresi a fondo".

Cosa la convince della vendita?
"Non è facile dirlo al momento, perché, pur avendo ripetutamente richiesto gli atti che avrebbero portato alla delibera di giunta, tali documenti sono arrivati all'attenzione di noi consiglieri dell'opposizione solo questo mercoledì. Senz'altro però considero il progetto nella sua ampiezza. Un'operazione che potrebbe rappresentare una grande opportunità di rilancio economico e sociale in un'area attualmente poco sicura e con scarsa attrattiva commerciale. San Siro potrebbe diventare un punto della città acceso tutto l'anno, non più soltanto in maniera disordinata in occasione delle e degli eventi".

Che cosa non le torna invece?
"Non mi convince che ci sia una delibera in cui, come opposizione, non ci è stato permesso di partecipare alla stesura e dove non è previsto alcun intervento propositivo o migliorativo. Inoltre, non c'è la firma del sindaco. Pur non essendo prassi, in una così complessa questione avrebbe dato maggior forza alla delibera. Inoltre non sono stati coinvolti a sufficienza i residenti e le categorie dei Municipi che convivono con lo stadio. Questo non voleva necessariamente significare invitarli a singoli confronti, ma almeno interpellarli come comunità in tutte le fasi dell'operazione".

La settimana scorsa c'è stato un incontro del partito con i vertici del Milan. Non è un po' inusuale come passaggio?
"In mancanza della documentazione più volte richiesta alla maggioranza e agli uffici competenti del Comune, l'incontro organizzato con le squadre era inserito in un contesto di pluralità a scopo conoscitivo e di raccolta di informazioni. È stato un incontro asettico e trasparente".

Lei ha detto più volte che il suo voto sarebbe stato un voto di merito: potrebbe anche votare sì?
"Il voto può essere solo di merito, per quanto mi riguarda. Non un atto esclusivamente politico ma sostanziale. Non escludo alcun tipo di decisione, il mio sarà un voto ragionato a vantaggio della cittadinanza. Ma soprattutto, rimane per me determinante l'assoluta chiarezza sulla provenienza e compartecipazione di fondi esteri per l'acquisto dello stadio".

Sezione: News / Data: Sab 20 settembre 2025 alle 11:43
Autore: Egle Patanè / Twitter: @eglevicious23
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