"Il derby è sempre una partita diversa dalle altre. Ma in questo caso non ragioni molto sulla partita, l'obiettivo è talmente importante… Il traguardo è lì e sei nelle migliori condizioni. Il derby non è più la partita della vita. C’è da raggiungere un obiettivo e si punta a quello, senza ragionare sulla partita in sé. Ma battere il Milan è sempre bello". Questo il pensiero espresso da Evaristo Beccalossi a 'La Domenica Sportiva', su Rai 1, nel post-partita di Monza-Atalanta, dove ha parlato della stracittadina in programma per questa sera che vale ai nerazzurri il match-point per lo scudetto.

L'ex interista ha poi aggiunto: 
"Si diceva che l’Inter quest’anno si era indebolita con le cessioni di 2-3 giocatori importanti come Dzeko, per poi riuscire a fare un percorso di questo tipo, giocando bene con questi grandi risultati… Chapeau all’Inter".

Ti aspettavi questo dominio?
"Non così, ma è un dato di fatto che ci siano riusciti. Lo spogliatoio dell’Inter negli anni è sempre stato molto caldo, ora invece arrivi e in quello stesso spogliatoio sembra che ci giochi da quindici anni. Ed è straordinario".

Non è normale però vincere uno scudetto a un derby…
"No. È chiaro che ci spero e voglio batterli, però prima in certe fasi il derby era la partita della vita. Adesso è da tre, quattro anni che il risultato finale è più importante di vincere un singolo derby che magari vai a vincere ma poi non ti porta niente".

Ma c’è un’emozione particolare?
"Se lo chiedi a me… Io arrivavo lì e non capivo più niente. Avevo sette-otto compagni cresciuti nel settore giovanile, loro lo sentivano più di me. Poi ho capito con gli anni cosa volesse dire il derby di Milano e sono qui a parlarne dopo quarant’anni: è diverso da tutti gli altri".

Sezione: News / Data: Lun 22 aprile 2024 alle 14:08
Autore: Egle Patanè / Twitter: @eglevicious23
vedi letture
Print