La Lazio a rapporto da Edy Reja, tutti ad ascoltare le ramanzine del tecnico. Un modo per sigillare quel poco di certezze che ancora esistono a Formello. Alle porte, l’importante match di sabato sera a San Siro contro l’Inter. Quando Reja si giocherà una fetta importante del suo futuro sulla panchina della Lazio, ma soprattutto la possibilità di non rendere inutile l’ultima di campionato con il Bologna. In palio la speranza di ribaltone in chiave Europa League. Oltre al lungodegente Ederson e ai forfeit di Postiga e Marchetti (anche per loro stagione finita per infortunio), lo zio Edy dovrà fare a meno di Senad Lulic, mai come in questo momento indispensabile nell’economia di gioco biancoceleste. Il bosniaco è stato fermato dal giudice sportivo per un turno. A San Siro, Reja dovrà inventarsi qualcosa a centrocampo, anche se è difficile che rinunci al 4-3-3. A Milano rientrerà Klose dal primo minuto e con uno spazio libero la soluzione tattica più realistica diventa quella di Stefano Mauri in mediana. Ovvio però che il capitano non possa garantire la stessa capacità di filtro e la doppia fase tanto amata da Reja, quindi il tecnico starebbe studiando mosse alternative. In rampa di lancio c’è la possibilità di rivedere in campo uno tra Onazi e il recuperato Gonzalez.

C’è da tenere presente un dato che, dopo l’ennesima rimonta subita, sta facendo riflettere a Formello: la Lazio non ha la capacità giusta per mantenere il vantaggio. Anzi, passati tra i 6 e i 9 minuti dal gol del vantaggio, i biancocelesti puntualmente subiscono un gol. Un problema che preoccupa in vista delle ultime due gare, visto che per sperare nell’Europa League la Lazio dovrà vincerle entrambe e augurarsi che chi è davanti non faccia altrettanto. In questo finale, la Lazio non dovrebbe contare su Luis Cavanda, che ha fatto tardi e non ha migliorato il feeling con il tecnico, che lo ha già escluso dai convocati di lunedì scorso. 

Sezione: L'avversario / Data: Gio 08 maggio 2014 alle 11:44 / Fonte: Tuttosport
Autore: Redazione FcInterNews.it
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