Mauricio Pinilla dovrebbe partire titolare domenica contro l'Inter, il club che lo portò in Europa e con cui, però, non ha mai giocato. E' un rimpianto? "Sì, perché era la squadra che tifavo da ragazzino sin dai tempi di Zamorano che, tra l’altro, ha molto lavorato per portarmi a Milano - confessa a Tuttosport -. La colpa però è al 100% mia perché in carriera ho avuto troppi alti e bassi e non sono mai stato convinto a tal punto delle mie qualità per conquistarmi una possibilità all'Inter. Se ci penso, dovrei darmi tante capocciate per gli errori che ho fatto in vita mia".

In cosa ha sbagliato? 
"Negli atteggiamenti: non affrontavo il calcio con la serietà che meritava. Probabilmente se a 22 anni avessi avuto la testa che ho adesso, avrei fatto tanti anni a Milano". 
 
Atalanta-Inter è anche Pinilla contro Icardi, il derby dei bad boy: si rivede in questa definizione? 
"Io ormai sono un ex... bad boy. Però quello che ho vissuto mi è servito per essere l'uomo che sono oggi". 
 
Mauricio, una curiosià: il suo amico Medel è un Pitbull pure fuori dal campo? 
"Sì, è un tipo passionale, sanguigno e questo l'ha portato a giocare in Nazionale e nell'Inter. Meglio averlo amico che come nemico...". 

Lei tra Palermo e Cagliari ha segnato 5 gol all'Inter e, quando l'ha fatto, la sua squadra non ha mai perso. 
"L'Atalanta, a questo punto della stagione, deve provare a fare punti in tutte le partite, a prescindere dall'avversario che ha di fronte. Dobbiamo essere bravi a far girare la situazione". 
 

 


 
 

Sezione: L'avversario / Data: Ven 13 febbraio 2015 alle 12:24 / Fonte: Tuttosport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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