Nel suo podcast su Spotify, il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, fa il punto sulla situazione dello stadio di Inter e Milan. "La storia inizia col cambio di proprietà di Inter e Milan - dice -. Quelle precedenti erano state longeve con Berlusconi e Moratti. Per le nuove proprietà l'attenzione ai bilanci si è fatta più stringente e lo stadio significa aumentare i ricavi e la consapevolezza che il club si può cedere più facilmente se ha uno stadio di proprietà o almeno un progetto approvato. Quando Inter e Milan sono venute a parlarmi dello stadio ho proposto subito una grande ristrutturazione di San Siro essendo disponibile a cedere la proprietà. Devo dare atto che in maniera molto netta mi hanno detto che non era un'opzione che potevano considerare. L'iter ha preso molto tempo per i pareri tecnici e perché i club avevano chiesto diritti volumetrici non compatibili con le regole del Comune. E' una verità che una parte del Consiglio Comunale, anche della mia parte politica, il nuovo stadio non lo ha mai voluto, soprattutto con il sacrificio del vecchio. Come è una verità che le squadre ad oggi non ci hanno comunicato formalmente le rinunce al progetto su cui hanno lavorato assieme nell'ultimo periodo e cioè il nuovo stadio nella zona di San Siro. La procedura è ancora in atto, ma nel frattempo il Milan ha fatto un passo preciso. Pur in maniera informale sta valutando il nuovo spazio a La Maura. Questa nuova ipotesi significa andare a costruire su un terreno privato e non pubblico, sganciandosi dall'Inter. Hanno bisogno di tre settimane per studiare un masterplan che riguarderebbe solo lo stadio e Casa Milan, non altre costruzioni. L'Inter? Si fa filtrare un'ipotesi di localizzazione fuori Milano ma non ho avuto alcuna conferma in proposito. Nessuno manda via i club da San Siro ma non posso sostituirmi a loro sulle decisioni future. C'è una sola grande certezza: le due squadre non vogliono stare a San Siro e nessuno le può obbligare. Per me è dunque doveroso impegnarmi fino in fondo perché si trovi una soluzione alternativa a Milano. Se questo non accadrà voglio essere tranquillo nel pensare che ho fatto il possibile per fare in modo che avvenisse, con buona pace di chi commenta a volte a sproposito e senza proporre soluzioni. Sono finiti i tempi gloriosi di Berlusconi e Moratti, anche se noi tifosi magari ne abbiamo nostalgia. Inter e Milan hanno bilanci in perdita e non sono enti filantropici. Dobbiamo giungere a una soluzione che tuteli i loro interessi e quelli della città".

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Sezione: In Primo Piano / Data: Ven 03 marzo 2023 alle 10:20
Autore: Redazione FcInterNews.it / Twitter: @Fcinternewsit
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