Torna a parlare Walter Sabatini, genio dello scouting ed ex dirigente anche dell'Inter di Suning. Nell'intervista rilasciata al Corriere dello Sport, Sabatini torna anche sulla sua breve esperienza in nerazzurro e del momento degli Zhang. "Un campionato esageratamente intrigante, con lotte che s’annunciano per lo scudetto, per la Champions, per la salvezza. Non ci si potrà annoiare, dentro uno spettacolo che va crescendo e che azzera la narrazione del passato sul nostro calcio ritenuto antico e superato", dice. 
 
L’Inter cerca padroni: disse Sabatini una volta, «il più grande errore della mia vita». 
"Ma questa è acqua passata. Il problema adesso è più serio e non me lo sarei mai aspettato, nonostante qualche segnale, anche perché Zhang è generoso. Ma alla squadra arriveranno deboli riverberi, Beppe Marotta, che qualche chilometro l’ha fatto, ha un ombrello o insonorizzerà le pareti di Appiano Gentile e ai calciatori finirà per interessare degli allenamenti e delle partite. Si stanno riprendendo, dopo un periodaccio che è fisiologico". 
 
Spalletti e Mourinho, domenica. 
"Ecco un altro che fa dipendere il proprio club da se stesso. Perché non so cosa sarebbe la Roma senza Mou. Ha un calcio diverso, chiamiamolo freddo, cinico, tutti quegli aggettivi che mi fanno anche un po’ schifo perché sanno di niente, ma è quarto e dunque è da scudetto: chi arriva là, se la gioca fino alla fine. E gli mancano Dybala e Wijnaldum, che recupererà. Ha il vegano, Smalling, che è irrinunciabile, va a strozzare le linee, ad aggredire il probabile rifinitore, a stracciare gli avversari e poi, se gli capita, fa pure gol. C’è il segno di Mou pure in questo". 

Sezione: In Primo Piano / Data: Mer 19 ottobre 2022 alle 10:34 / Fonte: Corriere dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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