E l'Inter fa tre di fila. Dopo la vittoria di Cesena, Claudio Ranieri, tecnico nerazzurro, è il volto della distensione ai microfoni di Sky: "Abbiamo sbagliato tantissimi passaggi, mai avevo visto così tanti errori dai miei, evidentemente i miei ragazzi sono stati traditi dal campo sintetico. In questi casi spesso bisogna soffrire, lo sapevamo, volevamo espugnare il Manuzzi, ci siamo riusciti e dunque siamo soddisfatti. Ranocchia? Era in difficoltà perché Eder andava spesso dalle sue parti e nell'uno contro uno è rapidissimo. Andrea ha sofferto, è stato lì in silenzio e ha fatto gol in un pomeriggio in cui era arduo farne. La prestazione? Non la rivediamo, prendiamoci i punti e va bene così. Non vanno riviste queste partite qui (ride, ndr).

Julio Cesar? E' stato fantastico, ha praticamente fatto un gol. Oggi dovevamo tenere bene dietro, nella parte iniziale del campionato l'Inter aveva preso troppi gol, ora il centrocampo e la difesa proteggono bene e la squadra riesce a essere compatta. Lucio, Samuel e Ranocchia stanno entrando in forma, il brasiliano gioca molto sull'anticipo e può essere una sorpresa quando prende palla e parte, alcune volte eccede ma è intelligente e riesce a limitarsi". Si torna a discutere degli ottimi cambi di Ranieri: "Coutinho non riusciva a dare palloni giocabili alle punte. A destra Zanetti e Maicon riuscivano a mettere palloni interessanti, a sinistra non avevamo invece prodotto alcun cross. Avevo paura che Comotto prendesse il sopravvento nella ripresa, anche perché noi martedì avevamo giocato a differenza loro, invece Obi mi dava spinta. Ora non pensiamo ad altre cose che non siamo noi stessi, non possiamo guardare più in là di mercoledì sera. Poi in primavera vedremo dove saremo. Lo spettacolo? Quello si è visto alle 11.30 oggi con il Barça...", conclude sorridendo.

Il mister nerazzurro ha poi aggiunto ai microfoni di Mediaset Premium: “Partita molto difficile, il Cesena ci pressava ovunque e il campo in erba sintetica ci ha portato a sbagliare molti appoggi. Questa squadra però vuole risalire la china, abbiamo iniziato male ma stiamo risalendo. Sapevamo che questo non era un terreno facile, l’anno scorso i ragazzi mi hanno raccontato com’è andata. Perciò aver segnato e mantenuto per la terza volta la porta inviolata è un segnale positivo”. Sugli equilibri nello spogliatoio: “C’è un buon rapporto tra giovani ed esperti. Coutinho l’ho tolto perché non riuscivamo a servirlo come volevamo, perciò a quel punto conveniva inserire un giocatore come Obi di corsa e quantità. Il nigeriano è un ragazzo che lavora tanto anche se non mi dà la qualità di Coutinho. I ragazzi andati in tribuna ci daranno ancora una grossa mano”.

Gli attaccanti però continuano a non segnare: “Se ci sono 12 giocatori che segnano significa che gli attaccanti fanno un gran lavoro perché ciò avvenga. Loro si muovono bene in avanti ma anche in fase difensiva, se il chip che ci portava a subire molti gol è cambiato è anche merito degli attaccanti. Cosa manca all’Inter per essere pari alle squadre in testa? “Credo che ancora ci manchi un po’ di autostima, così come gente importante come Sneijder. Il recupero di gente come Maicon, Lucio e Samuel sta facendo la differenza. Senza Sneijder pecchiamo di scarsa fluidità, nel primo tempo eravamo troppo contratti anche a causa del pressing del Cesena”. Qualche problema anche in fase difensiva: “Abbiamo la tendenza ad allungarci quando dobbiamo fare gioco, poi in difesa dovremmo accorciare ma non sempre ci riusciamo. Oggi abbiamo commesso qualche errore anche banale in appoggio a causa del terreno sintetico e concesso troppi contropiede al Cesena”.

In conferenza, poi, il tecnico romano ha aggiunto sul mercato. "Qualcosa Moratti farà. Abbiamo tanti giocatori, vediamo cosa posso fare, di tempo ce n'è tanto, gli osservatori lavorano. A gennaio cosa accadrà? Bisogna sentire il presidente, le indicazioni ci sono e ci saranno, ma ne parliamo fra quattro mura, altrimenti i prezzi salgono. Tévez? Hai visto mai...", chiude sorridendo il tecnico.

"Il bel calcio arriverà. Arriverà soltanto dopo tanto lavoro e con l'autostima ritrovata". Claudio Ranieri ha parlato anche a Inter Channel nel post-Cesena. "Adesso l'importante è fare punti e quella di non prender gol sarà la base per tornare in alto. Il Lecce? E' temibile e sta ritrovando i gol di Di Michele".

Sezione: In Primo Piano / Data: Dom 18 dicembre 2011 alle 17:07
Autore: Fabrizio Romano
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