In collegamento diretto da Appiano Gentile, FcInterNews.it vi propone in diretta la presentazione di Andrea Poli e Mauro Zarate. Si comincia dall'ex centrocampista della Sampdoria:

Contro l'Inter hai giocato con la maglia del Treviso, una delle tue più belle partite in serie A, cosa vuol dire ora essere qui?
Un grande onore, una grande occasione, ringrazio Moratti, Branca e Ausilio e non vedo l'ora di cominciare. Voglio sfruttare al meglio questa occasione.

Come stai e come hai approcciato l'Inter?
Sono qui da due giorni e mi sono subito reso conto di essere in una grande realtà. Ho conosciuto i miei compagni e lo staff e mi sono subito reso conto di essere in una grande realtà con grandi campioni.

Come hai preso l'assenza dalla lista Champions?
E' giusto non mi sono mai allenato ma da dicembre si riaprono le liste e farò di tutto per esserci. Lavorerò sodo per questo.

Obiettivi?
Mettermi a disposizione di questa squadra, voglio far bene e accontentare il mister. Ma voglio anche ringraziare la Samp per quello che mi ha dato, sono stato benissimo a Genova.

Come sei stato accolto?
Bene, ragazzi tranquilli, sarà un onore giocare con loro dopo aver sfidato questi veri campioni, ora è una grande gioia essere al loro fianco, avrò molto da imparare.

Cosa ti impressiona di più di Gasperini che finora hai visto da avversario?
Fa giocare bene le sue squadre, un grande allenatore preparato che sono contento di aver ritrovato qui. I derby di Genova sono sempre molto sentiti, a volte vere battaglie col mister, un tecnico preparato che spero mi insegni tanto.

Cosa vuol dire per te essere all'Inter? E' vero che eri a Madrid quando la squadra ha vinto la Champions?
Sì ero lì, è stata una grande partita, sono contento di aver portato bene, mi sono affezionato a questa squadra, ancora ricordo i tifosi, le coreografie, un grande momento di sport culminato con la vittoria. Immaginate quindi cosa vuol dire essere qui ora. Non sono tifoso ma sicuramente appassionato nerazzurro.

L'anno scorso è stato un anno difficile per te, cosa è successo?
Ho avuto diversi infortuni ma ho imparato che non bisogna avere fretta, meglio un giorno di stop in più che poi rifarsi male. Vorrei allenarmi subito ma meglio star tranquilli, il dottor Combi mi sta seguendo bene ma stiamo lavorando per un pronto rientro.

L'Inter è arrivata troppo presto?
Anche se sono giovane fin da piccolo volevo giocare a calcio, giocherei 24 ore su 24, è una passione che ho sempre avuto e avrò sempre ed è un grande onore essere all'Inter. Ora sta a me dimostrare quel che valgo, un'occasione importante per chi come me vive di calcio.

L'Inter sta lavorando per il futuro prendendo tanti giovani, ma importanti. Quanto ti fa piacere essere parte di questo progetto?
Un grande riconoscimento, siamo giovani e dobbiamo farci valere, per quanto mi riguarda voglio fare ancora tanto e sta a noi sfruttare questa opportunità. La società ha fatto queste scelte e ora dobbiamo premiare la società. La pressione? Fa parte di questo sport, ho già giocato contro squadra importanti, non con la maglia dell'Inter ma un po' di esperienza l'ho fatta e non vedo l'ora di scendere in campo.

Hai già un punto di riferimento in squadra?
Eguagliare qualcuno è difficile, posso prendere come esempio il capitano, un vero uomo in campo e fuori, sono stupito dall'accoglienza che mi ha dato. E' un grande e lo prendo come esempio come persona e come giocatore.

Sezione: In Primo Piano / Data: Ven 02 settembre 2011 alle 14:09
Autore: Domenico Fabbricini
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