Dopo la lunga sosta mondiale, finalmente si respira nuovamente aria di campionato. Mercoledì sera si torna in campo con il big match Inter-Napoli. Un possibile protagonista potrebbe essere Lautaro Martinez, 7 gol e 4 assist fin qui in campionato, fresco campione del Mondo con l'Argentina. L'attaccante è rientrato da qualche giorno al lavoro e oggi incontra i giornalisti ad Appiano Gentile. Ecco le sue parole riprese dall'inviato di FcInterNews.it.

La prima cosa che hai pensato quando hai visto la palla di Montiel entrare?
"Emozioni uniche, ho pensato a tutto quello fatto nel passato, da bambino sognavo questo ma non pensavo fosse così bello".

E' questo il sogno più grande? E quale il sogno nuovo?
"Era quello più importante della mia carriera perché dopo questo non c'è altro, è il massimo giocare per il proprio paese, per la gente, è stato bellissimo, emozionante. Ora devo pensare a continuare a vincere perché si tratta di questo, vincere tutti i trofei che uno gioca".

Credi allo scudetto?
"Credo a tutto, siamo ancora nella prima parte di campionato, abbiamo perso punti importanti in campionato, ora ci aspetta una partita importante mercoledì, dobbiamo prepararci bene, fare la nostra partita e anche in Coppa Italia siamo in corsa, arriverà il Parma, ogni appuntamento sarà importante. Non dimentichiamo la Supercoppa, vogliamo vincere tutto".

Sei devi salvare tre ricordi di questo mondiale?
"In primis dico la sconfitta con l'Arabia, perché ci ha compattati, ci siamo parlati e abbiamo ricominciato a lavorare come abbiamo sempre fatto in questi tre anni con Scaloni. Poi la partita con l'Olanda, che ci ha recuperato da 2-0 a 2-2, il recupero lungo, nei supplementari abbiamo fatto bene, potevamo vincere ma siamo arrivati ai rigori e lì va come va. La terza immagine ovviamente il gol di Montiel".

Cosa vorresti portare di questo Mondiale all'Inter?
"Le partite sono sempre lunghe, la forza del gruppo è molto importante, cercherò di trasmettere questo dal Mondiale. Abbiamo tanti giocatori importanti nello spogliatoio, è questo che mi è rimasto dentro".

Come è stato tornare in Argentina davanti a tutta quella gente?
"Bellissimo, un'emozione grande che abbiamo regalato a tante persone, poi arrivare a Buenos Aires e trovare tutte quelle persone felici è stato bellissimo".

Come ti cambia?
“Ti dà più forza, siamo a metà campionato, magari di testa puoi stancarti di più, quello che abbiamo vissuto è forte. Con l’Olanda e in finale abbiamo speso tanto e ti stanchi mentalmente più che fisicamente”.

Hai vinto tanto, come si alimenta la fame per andare avanti? Hai 25 anni, come coltivi la voglia di vincere?
“Lavorando, per l’amore che ho per questo sport, vado in campo sempre per vincere anche in allenamento sono così. Il Mondiale è il massimo ma ora dobbiamo qualificarci per il prossimo e rivincerlo, si va avanti così. Tutti i giocatori vogliono vincere ogni anno e io sono tra quelli”.

Offrirai una cena ai compagni dell’Inter?
“Quello che vogliono non mi hanno ancora detto nulla”.

Quando non segni ti innervosisci perché ci tieni, avendo vinto il Mondiale, può questo renderti un giocatore migliore, magari più tranquillo?
“Anche qui all’Inter abbiamo superato tanti momenti difficili, se non faccio gol aiuto la squadra in altri modi. A volte non ci piace sentire tante parole da fuori perché la gente non sa cosa succede dentro, prima del Mondiale stavo giocando con la caviglia a pezzi, non sono arrivato in Qatar come volevo ma il mister e i dottori lo sanno. Io vado a dormire tranquillo perché mi alleno sempre al meglio”.

Come stai?
“Sono pronto, sono tornato dopo un po’ di riposo, la caviglia è migliorata, se il mister mi fa giocare sono pronto a dare una mano”.

Com'è dover passare dal Mondiale subito al campionato? In genere c'è l'estate di mezzo...
"E' difficile ma come dicevo abbiamo festeggiato, dormito poco, mangiato e bevuto, ora mi sono messo in aereo a pensare solo all'Inter e al Napoli, a lavorare con i compagni e ad ascoltare il mister per preparare la partita nel miglior modo possibile, sarà importante".

Tra Nazionale e Inter giochi in modo diverso?
"Quando vengo chiamato in Nazionale gioco insieme al migliore al mondo, lui è protagonista (Messi, ndr) e noi cerchiamo di dargli una mano. All'Inter ho il mio ruolo, cerco di fare il meglio possibile sia che si giochi con Correa, Dzeko e Lukaku. Mi preparo in allenamento al meglio".

Cosa ti ha detto Inzaghi quando sei tornato? Quanto ti ha cambiato questa esperienza?
"Questa esperienza mi ha fatto cambiare tantissimo, magari non riuscivo ad allenarmi per i problemi alla caviglia, ho iniziato non giocando. Ho imparato anche da questo e sono molto contento di quello che ho imparato e vissuto. Quando sono tornato il mister mi ha fatto i complimenti come i compagni e cono contento di essere qui a lottare con loro".

Il fotogramma che ti resterà sempre in mente è il rigore con l'Olanda o il tap in di Messi? E dell'Inter quale immagine bella ti viene in mente?
"Ci sono tanti momenti belli vissuti qui, abbiamo vinto 3 trofei che mancavano da tanto, sono molto orgoglioso e contento di essere parte di questo gruppo e delle vittorie. Anche all'Argentina il Mondiale mancava da tanto, lo abbiamo portato a casa. Il momento più bello per me è quando mia figlia ha toccato la coppa del Mondo, per me è la cosa più bella con lei ho vinto tutti i trofei".

Ora sei pronto ad essere anche un leader nell'Inter?
"Sono quasi 5 anni che sono qua, mi sento importante non solo perché ho vinto il Mondiale, anche prima. Ho preso responsabilità e cerco sempre di aiutare il compagno, che sia giovane o esperto, i gruppi si formano così, abbiamo tanti giocatori importanti ma vincere la coppa del Mondo cambia tutto. Io però resto la stessa persona e farò lo stesso lavoro che stavo facendo prima".

Come hai trovato Lukaku al rientro? Hai giocato il Mondiale con una caviglia così, hai sentito la riconoscenza del club?
"Dopo l'Atalanta ho tenuto duro, ho nascosto il dolore, cerco sempre di essere in campo per dare una mano a tutti, Romelu sta bene, si stanno allenando tutti bene, siamo al completo e stiamo lavorando tutti per affrontare la partita al meglio".

Il messaggio più bello dopo il Mondiale? Il ruolo di Maradona nella vittoria a livello di mistica qual è stato?
"Il messaggio più importante è di mia nonna, mia madre non è potuta venire al Mondiale e il suo messaggio è stato importante. Il fatto che Diego non ci sia ci ha fatto male a tutti, a tutto il mondo, ci è sempre vicino e si sta godendo la vittoria dall'alto".

Cosa ne pensi dell'assenza dell'Italia al Mondiale?
"Siamo molto amici con gli italiani, so che erano tutti con noi, mi fa molto piacere, anche questo è bello. Ora l'Italia si deve preparare per la prossima edizione perché sono forti e hanno talento, spero che al prossimo Mondiale vengano con noi".

FcIN - Com'è riattaccare la spina dopo la sosta? Che insidie nasconde la partita con il Napoli?
"Temiamo la qualità che ha il Napoli, di costruire dal basso, dobbiamo fare bene le pressioni senza palla, sarà importante, e fare il nostro solito lavoro, basare la partita su palla nostra e prepararci bene. La squadra l'ho trovata benissimo anche fisicamente, mi hanno raccontato cosa hanno fatto a Malta, siamo tutti belli carichi e sarà una partita importante per il nostro futuro".

Sei arrivato nel 2018, eri una persona e un calciatore diverso. In cosa sei migliorato in questi 4 anni e in cosa vorresti migliorare?
"Ho imparato tanto, sono migliorato tanto, con tanti mister e tanto lavoro sono cambiato da così a così. Da qui a 4 anni voglio continuare a migliorare ogni giorno, sicuramente è il totale per essere più maturo e intelligente in campo e fare le cose che servono per la squadra".

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Sezione: In Primo Piano / Data: Lun 02 gennaio 2023 alle 14:52 / Fonte: dall'inviato Domenico Fabbricini
Autore: Domenico Fabbricini / Twitter: @Dfabbricini
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