Con Juan Jesus è Prima Serata su Inter Channel. Amicizie, passioni, emozioni, ricordi, prospettive: tutto questo e molto altro ha raccontato il difensore brasiliano nel corso dell'intervista realizzata da Roberto Scarpini e in onda questa sera sul canale 232 della piattaforma Sky. Si parte dagli amici più stretti, quelli con cui Juan Jesus condivide non solo lo spogliatoio ma anche, spesso, le serate: "Con Coutinho e Jonathan trascorro molto del mio tempo. Tra l'altro - racconta il difensore -, Cou lo conoscevo già, dal Mondiale Under 20, e Jonathan è un po' come un fratello maggiore. Con Philippe e Jonathan ceniamo spesso insieme: o cucinano le nostre mogli o andiamo al ristorante".

Appena Juan Jesus nomina Coutinho ecco che parte un video in studio: è il bomberino brasiliano che prende in giro il compagno e ridendo gli dice di assomigliare nientemeno che a Shrek. Divertito Juan ammette: "È vero, me lo dice sempre, per le orecchie lo dice...". Dalle battute ai complimenti: "Di Coutinho invece io dico che è come una Ferrari, quando parte con la palla non lo si prende più... in allenamento per me è difficilissimo stargli dietro". "L'Inter mi è piaciuta tantissimo da sempre, sono molto felice qui. Nella mia vita c'è solo l'Inter: anche in Brasile la mia squadra del cuore è stata ed è l'Inter, di Porto Alegre, ma sempre Inter è!", a parlare così - col sorriso sulle labbra - è Juan Jesus, nel corso di Prima Serata su Inter Channel, che sarà in onda alle ore 21.

Il difensore brasiliano spiega quindi come vestire la maglia nerazzurra sia "un sogno, un piacere grandissimo: con l'Inter giocavo alla Play prima di venire qui, ora ci gioco davvero, dal vivo... E poi qui mi trovo davvero bene, tutti mi aiutano tanto, Pupi più di tutti". Ed ecco i primi ricordi nerazzurri: "Non mi dimenticherò mai quanto faceva freddo quando sono arrivato, al primo allenamento ad Appiano addirittura nevicava. Freddo, freddissimo, ma un sogno che si avverava: l'Inter. A Milano mi trovo bene, mi piace, giorno dopo giorno la scopro sempre più: sono andato in giro anche in metropolitana...!", racconta.

"Ho dormito in aereo, ero stanco, non ho fatto fatica ad addormentarmi, meno male...". L'attenzione passa quindi al derby, "un classico mondiale, un sogno, con in campo due squadre grandissime che si affrontano. Ma dobbiamo vincere noi! Non ci sono favoriti, nel calcio non si sa mai. Robinho? Speriamo di fermarlo", sorride Juan Jesus. Dalla stracittadina ai tifosi: "Con loro un rapporto bellissimo, mi piace stare con i tifosi. Sentire la loro fiducia, il loro appoggio, è importantissimo". Così come è importantissimo anche il rapporto con il tecnico, Andrea Stramaccioni: "Un allenatore giovane ma in gamba, preparatissimo, che sa farti sentire importante e sa darti fiducia".

Se non avesse fatto il difensore, che ruolo avrebbe preferito Juan Jesus? "L'attaccante", scherza. A proposito del suo utilizzo in campo, Juan Jesus spiega poi che "giocare con la difesa a tre o con la difesa a quattro non è un problema: quello che sceglie il mister va bene, io sono a disposizione". I tifosi che scrivono gli augurano poi di diventare il miglior difensore al mondo, lui sospira sorridente e dice "speriamo! Per farlo però devo migliorare tatticamente: la forza non mi manca ma un po' di tattica invece sì. Il calcio brasiliano è molto veloce ma qui è più tattico. Devo adeguarmi. Il rapporto in Nazionale con Thiago Silva? Con lui ho imparato tanto, insieme possiamo fare la storia in Nazionale. Mi ha insegnato molto, anche sulla diversità del calcio qui in Italia. E poi l'Olimpiade mi ha aiutato tantissimo, Thiago mi ha aiutato tanto e il ct mi ha dato fiducia, è stata un'esperienza bellissima, che mi ha fatto crescere e maturare".

"Sono andato via da casa a 14 anni, mi manca tanto la mia famiglia, ma questo è il mio lavoro. Il mio idolo da ragazzino? Lucio, per la sua forza. Perché indosso il numero 40 sulla maglia? Perché in Nazionale ho il 4 e qui il 4 è del Capitano... Se un giorno lo indosserò? No, sarà storia la maglia numero 4 quando Pupi smetterà, impossibile da indossare! (sorride, ndr)".

Dalla compagna di vita al compagno di campo: "Sono sposato con Caroline, che ha 23 anni e ancora studia. Ci siamo sposati a gennaio di quest'anno, in Brasile. Mi aiuta tantissimo, mi è sempre vicino, per me è davvero importante mia moglie. Come mi trovo invece con Andrea Ranocchia, mio compagno in difesa? Lui è anche un amico, ci troviamo bene: è un bravo ragazzo, ci troviamo proprio bene".

Infine, ecco svelata qualche passione extra-calcio: "Gioco alla Play, vado al cinema, mi piace il tennis. Il mio preferito è Nadal".

Sezione: In Primo Piano / Data: Ven 05 ottobre 2012 alle 21:00 / Fonte: Inter.it
Autore: Fabrizio Romano / Twitter: @FabRomano21
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