Javier Zanetti ha fretta. Fretta di vincere. Il capitano nerazzurro, alla vigilia del match col Chievo che, in caso di vittoria dei nerazzurri combinata al successo della Juve a San Siro col Milan, potrebbe aritmeticamente valere lo scudetto, in un'intervista alla "Gazzetta dello Sport" dichiara di non voler aspettare oltre: "Abbiamo un vantaggio importante, andiamo a Verona considerando un unico risultato: la vittoria. Non possiamo fare calcoli, siamo a un passo da un'altra grande conquista". Di fronte ci sarà il Chievo: il ricordo torna al 2-2 di sette anni fa, quella partita che costò alla squadra di Cuper un bel pezzo di scudetto. Zanetti giocò quella gara, ma la bruciatura, a suo parere, è passata: "Il titolo dell'anno scorso a Parma ha cancellato quell'incubo. Adesso guardiamo avanti con ottimismo, abbiamo dimenticato tutto, anche Calciopoli, affrontiamo la gara di Verona con grande serenità".

L'Inter si avvicina al quarto scudetto consecutivo; dovesse riuscire a centrare l'obiettivo anche nel 2010, eguaglierebbe il record del Grande Torino: "Col tempo, c'è chi ha provato a svilire il valore dello scudetto, ma io non ci sto. Il campionato italiano è il più difficile del mondo, vincerlo è sempre un merito. Abbiamo centrato uno dei traguardi stagionali e in Champions siamo stati eliminati dal Manchester finalista. Questo gruppo, quindi, non merita critiche o ridimensionati sul suo valore", aggiunge Zanetti. Che su Ibra dichiara: "Penso di riaverlo al fianco anche l'anno prossimo. Si allena tranquillo, non ci ha mai fatto capire di volersene andare. Se però a fine stagione cambierà idea, sarà un suo diritto. Il calcio è così

Sezione: In Primo Piano / Data: Sab 09 maggio 2009 alle 12:15 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Christian Liotta
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