C’era una persona, domenica sera, seduta comoda in uno degli sky box di San Siro, ad assistere con particolare interesse ed attenzione ad Inter-Roma. E c’era anche un’altra partita all’interno della partita alla quale stava assistendo, che sicuramente gli ha dato maggiori soddisfazioni: a decidere il tanto atteso match tra i nerazzurri e i giallorossi e a fare andare di traverso definitivamente a Romelu Lukaku il suo ritorno a San Siro da peggiore degli avversari è stato colui che avrebbe dovuto semplicemente essere il suo guardaspalle, l’uomo deputato a far rifiatare il belga e che invece si è ritrovato catapultato nel ruolo di nuova spalla di Lautaro Martinez. Un ruolo che avrebbe potuto creargli qualche apprensione, lui che prima punta ufficialmente non è, ma che invece ha deciso di recitare da attore consumato del ruolo.

Marcus Thuram si fa trovare pronto sul cross di Federico Dimarco, fulmina sul tempo Diego Llorente e manda la palla sopra la testa di Rui Patricio, spezzando finalmente quello che sembrava un sortilegio, coincidenza curiosa a pochi giorni da Halloween, e va ad esultare insieme al suo ‘corriere’ preferito, che gli ha consegnato un altro assist meritando tutte le valutazioni positive del caso. Il tutto davanti a quello spettatore interessato di cui sopra: vestito con un’eleganza che non poteva non catturare l’occhio, Lilian Thuram, ex difensore di Parma e Juventus ma soprattutto padre e consigliere del nuovo attaccante nerazzurro, sorrideva sornione e soddisfatto ammirando il modo in cui il figlio si è preso sulle spalle dell’Inter, scacciando progressivamente timori, critiche e assurdi spettri ‘panceviani’.

Domenica sera, a San Siro, si è consumato qualcosa di romantico, una sorta di sublimazione di un feeling che va al di là del semplice rapporto familiare. Lilian è padre ma è anche e soprattutto consigliere di Marcus, al punto da trasferirsi in quel di Milano per stare più vicino possibile al proprio rampollo. Come lo è sempre stato, del resto, dai primissimi passi dell’avventura nerazzurra dell’ex Borussia Moenchengladbach: c’era Thuram padre al fianco del figlio al momento della firma nella sede nerazzurra, c’è stato lo zampino del padre nella scelta dell’Inter da parte del figlio che altro non ha dovuto fare che mantenere fede al patto siglato due anni fa, ci sarà ancora il padre insieme al figlio, nel calcio come nel quotidiano, tra cene post-partita, consigli per migliorare e studi per… lasciare l’hotel nel cuore di Milano dove Marcus attualmente alloggia e trovare una casa.

Sembrano lontani i tempi in cui Marcus Thuram, per farsi identificare a San Siro, doveva ricorrere alle sue foto su Google: oggi, in quello stadio, Tikus è padrone di casa. E i tifosi interisti dicono grazie a Lilian Thuram, ex rappresentante dell’avversaria per eccellenza, per aver agevolato l’arrivo a Milano di un attaccante che sin qui si è rivelato un complemento per Lautaro Martinez come pochi sin qui: intelligente calcisticamente, rari gli stop e giro e le prese di posizione stile centroboa ma attenzione costante allo sviluppo del gioco per favorire gli inserimenti dei centrocampisti, sempre pronto a fornire l’assist quando serve e il fatto che i passaggi vincenti siano sin qui più dei gol la dice lunga. Il tutto, nel nome del padre: e chissà che in futuro anche l’altro figlio Khepren non decida di seguire la stessa strada…

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Sezione: In Primo Piano / Data: Mar 31 ottobre 2023 alle 15:30
Autore: Christian Liotta / Twitter: @ChriLiotta396A
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