Corre, Diego Milito. Sono passati quasi sette mesi da quel maledetto crac subito durante la gara di Europa League contro il Cluj, ma adesso possiamo dire che quel brutto episodio è ormai praticamente andato agli archivi. Corre, il Principe: corre verso il rientro nei ranghi tanto desiderato, che potrebbe arrivare già nei prossimi giorni, magari chissà, per quella partita che, alla ripresa dopo la sosta per gli impegni delle Nazionali, tutti i tifosi, nerazzurri ma anche della parte avversaria, attendono con particolare ansia. Intanto, però, Milito ha passato la seconda metà di agosto a correre, sudare e sacrificarsi insieme ai ragazzini della Primavera, che ha aiutato nelle sfide contro Brescia e Cittadella.

Era importante mettere benzina nelle gambe, adesso: è un concetto che l'attaccante di Bernal ha ripetuto più di una volta ai microfoni dei giornalisti durante e dopo la gara contro la formazione granata. E lui lo ha fatto al meglio, approfittando della possibilità di poter cominciare a togliersi la ruggine dell'inattività giocando coi ragazzi, auspicata anche dall'allenatore Walter Mazzarri. Due gare da 100 minuti e oltre complessivi: un tempo col Brescia, più di un'ora contro il Cittadella, nei quali Diego, al di là di quella che può essere la condizione fisica certo ancora non ottimale, ha comunque fatto vedere buone cose: ha fatto capire di non avere perso i suoi movimenti da attaccante di razza, ha pilotato l'attacco provando anche a orchestrare azioni importanti coi compagni di reparto, ha anche sfiorato la gloria personale, specie ieri quando, a pochi secondi dal pronti-via, ha costretto al grande intervento il portiere veneto Fasolo. Gli è mancato soltanto il gol per poter chiudere degnamente il cerchio, ma quello, anche nella sua mente, è l'ultimo dei problemi: l'imperativo, come detto, è ritrovare al più presto la condizione.

Una cosa, poi, ha particolarmente stupito delle prestazioni del Principe in queste due gare, che forse non è stata sottolineata a dovere: l'umiltà dimostrata. Milito ha accettato di buon grado di aggregarsi ai compagni ben più giovani di lui e davanti a questi non ha assunto atteggiamenti da primadonna, anzi si è dimostrato subito disponibile a sacrificarsi per loro e a integrarsi negli schemi del tecnico Salvatore Cerrone, il quale ha avuto modo di rammaricarsi addirittura perché sono stati i ragazzi a non servire adeguatamente il loro compagno d'eccezione, e non per qualcosa di sbagliato fatto dal più esperto argentino. Insomma, Milito sta recuperando oltre alla forma anche lo spirito giusto, con l'intento, prima ancora che con la speranza, di poter tornare al più presto in prima squadra, magari già dalla partitissima del prossimo 14 settembre contro la Juventus, e chissà, magari tornare proprio contro la Juve a gonfiare la rete come i tifosi aspettano da troppo tempo ormai.

Il ritorno ormai imminente del Principe, oltre alle questioni intrinseche di campo, apre anche nuove prospettive in termini di mercato: col suo rientro, infatti, potrebbe arrestarsi la ricerca spasmodica di una punta di esperienza in queste ultime ore di campagna acquisti, che negli ultimi giorni ha visto accostati all'Inter i nomi più disparati. Ma con un Milito che sta ingranando e punta all'imminente ritorno, questa potrebbe non essere più un'esigenza primaria...

Sezione: In Primo Piano / Data: Dom 01 settembre 2013 alle 15:05
Autore: Christian Liotta
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