La situazione è preoccupante, inutile nascondere la testa sotto la sabbia. Il bilancio attuale dell'Inter non permette di fare voli pindarici e impone di rimanere ancorati alla realtà. La quarta sconfitta in 8 partite di campionato, la quinta in 10 fare compresa la Champions League, rappresentano un bottino che probabilmente costerebbe la panchina di qualsiasi allenatore. Ma il caso di Simone Inzaghi è diverso.

Al di là delle dichiarazioni nell'ultima conferenza stampa ad Appiano Gentile, che Steven Zhang non ha accolto benissimo, rimane intatta la fiducia nell'allenatore piacentino che potrà lavorare serenamente almeno fino alla sosta pre-Mondiale. La dirigenza non vede infatti alcuni scollamento tra lui e la squadra, che pur non ottenendo risultati sul campo continua a essere dalla sua parte. Inoltre, a proteggere Inzaghi sussistono due condizioni significative.

La prima è la mancanza di un'alternativa valida. Nelle ultime ore è stato proposto Paulo Sousa, che applica lo stesso modulo e ha già esperienze in Italia ma non è una soluzione che scalda. Idem per la candidatura molto mediatica di Dejan Stankovic. In altre parole, il mercato non offre opzioni migliori di Inzaghi al momento.

In secondo luogo, c'è la storia di Beppe Marotta a garantire la panchina dell'ex Lazio. Nella sua carriera da dirigente, infatti, il CEO Sport nerazzurro ha optato per la strada dell'esonero a stagione in corso solo una volta, con Luciano Spalletti ai tempi del Venezia a cavallo tra anni 90 e 2000. Per il resto, anche in situazioni palesemente complicate, Marotta non ha mai sostituito in corsa il proprio tecnico.

Avanti con Inzaghi dunque, con la consapevolezza che risalire sul treno scudetto sia ormai difficile ma resta valido l'obiettivo piazzamento Champions League, fondamentale per le strategie finanziarie del club. E non sarà certo scontato, visto che oltre a Napoli, Milan e il probabile rientro della Juventus anche le romane potranno dire la loro. Senza dimenticare l'intenzione di arrivare fino in fondo in Coppa Italia e di provare nell'impresa di superare il girone in UCL, o nella peggiore delle ipotesi provare a vincere l'Europa League. La stagione non è affatto finita, rimangono diversi obiettivi ma servirà una sterzata concreta.

Magari a partire dal Barcellona, martedì, con Inzaghi che potrebbe fare qualche cambio rispetto all'ultima formazione schierata contro la Roma.

Sezione: Esclusive / Data: Dom 02 ottobre 2022 alle 14:52
Autore: Redazione FcInterNews.it / Twitter: @Fcinternewsit
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