Due sassate contro la porta del Rubin per chiudere tre mesi di patemi europei. I gol di Eto’o e Balotelli scacciano la paura e regalano all’Inter il pass per gli ottavi di finale di Champions League, senza dover neanche ringraziare il Barcellona uscito vittorioso da Kiev. Il giusto epilogo di una serata per cuori forti, che al di là del risultato ha offerto minuti di sofferenza ai cuori nerazzurri. Ma poco importa, ciò che conta è che il 18 dicembre nell’urna del sorteggio ci sarà anche una pallina contenente il nome ‘Fc Internazionale’, e guai per chi le verrà associato. Alla faccia della prudenza, Mourinho scioglie il dubbio Muntari-Thiago Motta rinunciando a Cambiasso e schierando dall’inizio Balotelli (con un insolito look da tigre), premiandolo per l’impegno dell’ultima settimana in allenamento. Formazione super offensiva, dunque, un tridente supportato da Sneijder per incutere immediatamente paura ai russi. I quali, dal canto loro, rinunciano ad Ansaldi sulla fascia sinistra (dentro Kaleshin) e confermano un atteggiamento prudente, quanto mai indovinato considerando il biglietto da visita nerazzurro.

La prima nota di cronaca arriva dal Lobanovsky Stadium, dove la Dinamo Kiev passa in vantaggio sul Barcellona e cambia gli equilibri anche a San Siro: adesso l’Inter deve vincere a tutti i costi, così come il Rubin. Sul rettangolo di gioco è Balotelli a mettersi subito in mostra, con un guizzo al limite dell’area che però si conclude tra le braccia di Ryzhikov Brutta notizia per i nerazzurri al 14’: uno stacco costa a Samuel un problema muscolare, che obbliga Mourinho a coinvolgere Cordoba. Il Rubin gioca con serenità, con il piglio di chi non ha niente da perdere e tutto da guadagnare e i padroni di casa soffrono terribilmente questa situazione psicologica. Non è una coincidenza dunque se Karadeniz metta i brividi a Julio Cesar su apertura di Dominguez al 18’. I nerazzurri fatianoa scrollarsi di dosso la tensione, consapevoli dell’importanza della posta in palio. Non che le notizie che arrivano da Kiev semplifichino il tutto, sia chiaro. La squadra di Berdyev gioca un calcio veloce fatto di rapidi passaggi, con Ryazantsev molto attivo sulla fascia destra.

Serve dunque un episodio per consentire alla squadra di Mourinho di sbloccarsi e ciò avviene al 31’: sgroppata di Zanetti sulla sinistra, pallone tenuto vivo da Balotelli che con un colpo di tacco geniale favorisce la conclusione vincente di Eto’o nel cuore dell’area russa: 1-0 e fantasmi allontanati. Nell’azione della rete spiccano la forza fisica di capitan Zanetti (per lui 125 partite europee con l’Inter), eccezionale quando si tratta di spingere, la genialità di Balotelli e la tecnica mista a potenza di Eto’o, il cui sinistro, violentissimo, rappresenta una vera e propria scarica di adrenalina. Da quel momento i padroni di casa cominciano a imporre il proprio gioco e che il vento sia cambiato lo conferma anche il pareggio di Xavi a Kiev, altra buona notizia di questo primo tempo dopo un avvio stentato. Il primo tempo prosegue con due tentativi da fuori di Sneijder (alto) e Maicon (bella risposta di Ryazantsev), prima che l’arbitro Vink autorizzi un po’ di riposo alle due squadre.

Nessun cambio nella ripresa, ma passano pochi minuti e Mourinho è costretto al secondo cambio del match: fuori l’acciaccato Stankovic, dentro il più ‘equilibrato’ Cambiasso. Ma nonostante l’ingresso del Cuchu, l’avvio di secondo tempo è assai preoccupante per l’Inter, che soffre il baricentro più alto del Rubin e uno schieramento comunque ancora troppo offensivo. Il pubblico di casa assiste quasi a un monologo dei russi, spezzato solo dal sinistro insidioso di Cambiasso e dalla ciabattata di Balotelli da ottima posizione. Ben più pericoloso il sinistro di Dominguez, dimenticato da Maicon, che Julio Cesar respinge a pugni chiusi al 62’. La paura viene spazzata via, è il caso di dirlo, da un missile terra aria su punizione proprio di SuperMario, che fulmina da poco più di 30 metri l’estremo difensore del Rubin. Un gol pazzesco, firmato da un giocatore pazzesco in grado di mettere in pratica giocate che altri nomi altisonanti possono solo sognare a occhi aperti. Il 2-0 è una sorta di k.o. tecnico per i russi, che a lungo hanno sperato di trovare il pareggio in virtù di un ottimo avvio di ripresa, e si ritrovano improvvisamente sotto di due reti. I gol potrebbero essere addirittura tre se Balotelli non mancasse la porta in corsa su assist di Milito, ma è un peccato che gli si può perdonare senza ripensamenti.

Così come in occasione del vantaggio, la seconda rete ha un effetto benefico sui nerazzurri, che ricominciano a imporre il proprio gioco sulle ali dell’entusiasmo. Sneijder sfiora nuovamente la gioia personale al 73’: Milito apparecchia bene dal limite dell’area ma il destro dell’olandese si stampa contro il palo. La partita a 360 gradi di Balotelli si chiude, causa crampi, al 77’, con l’ingresso di Muntari, ultimo cambio disponibile per Mourinho. La risposta di Berdyev è l’ingresso di Bystrov per il valente Noboa, tra i migliori ‘verdi’ in campo. Il finale è pura accademia, anche perché l’Inter non ha interesse a spingere più di tanto (pesa anche la stanchezza) e il Rubin ha ormai tirato i remi in barca (salvo qualche spunto residuo). La serata si conclude dunque con l’applauso di tutta San Siro per la bella copia dell’Inter europea, quella che supera i momenti difficili con la classe dei singoli e la forza del gruppo. La missione è compiuta, adesso non resta che concentrarsi sul campionato dove bisogna ristabilire l’egemonia recentemente scalfita da una giornata infelice. Con questo spirito e una volontà ferrea nulla potrà spaventare la squadra di Mourinho, tornata a essere Special durante un’esaltante serata europea.


INTER-RUBIN KAZAN 2-0 (p.t. 1-0)

MARCATORI: Eto’o al 31’ p.t.; Balotelli al 19’ s.t.

INTER (4-2-3-1): Julio Cesar; Maicon, Lucio, Samuel (dal 15’ p.t. Cordoba), Zanetti; Stankovic (dal 7’ s.t. Cambiasso), Thiago Motta; Balotelli (dal 32’ s.t. Muntari), Sneijder, Eto’o; Milito. (Toldo, Materazzi, Vieira, Suazo). All. Mourinho.

RUBIN KAZAN (4-4-1-1): Ryzhikov; Kaleshin, Navas, Popov, Salukvadze; Ryazantsev (dal 40’ s.t. Baliaykin), Murawski, Semak, Noboa (dal 36’ s.t. Bystrov); Karadeniz (dal 29’ s.t Kasaev); Dominguez. (Revishili, Ansaldi, Gorbanets, Sibaya). All. Berdiyev.

ARBITRO: Vink (Ola).

NOTE: ammoniti Murawski, Cesar Navas (R), Balotelli e Lucio (I). Spettatori 55 mila circa. Angoli 5-4. Recuperi 2’ p.t. 3’ s.t.

 

Sezione: In Primo Piano / Data: Mer 09 dicembre 2009 alle 22:35
Autore: Fabio Costantino
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