Dopo aver ripercorso le tappe che hanno portato alla sentenza della Corte d'Appello di Milano su Steven Zhang dopo le mosse legali della China Construction Bank, il Corriere dello Sport precisa che in Cina "la banca lo denunciò per disprezzo della corte e falsa testimonianza resa sotto giuramento, un’accusa che - se provata - potrebbe fargli rischiare tre mesi di prigione".

La CCB sostiene che negli ultimi 6 anni l'Inter avrebbe dovuto pagare alcune somme a titolo di compensi al presidente e che queste potrebbero essere pignorate dalla banca, a parziale soddisfacimento del credito. Il dato certo, secondo l'analisi del giornale, è che il numero uno del club nerazzurro da ieri non potrà possedere più nessun bene in Italia, almeno fino all'estinzione del debito.

Dal punto di vista personale, continua a spiegare il Corsport, non appena il credito richiesto da China Construction Bank diventerà esecutivo anche in Italia, ci si dovrà obbligatoriamente porre "il tema del rispetto delle norme federali che prevedono requisiti di onorabilità e di solidità patrimoniale per chi possiede quote societarie di club o anche solo per chi assume cariche dirigenziali - si legge -. La vicenda potrebbe essere superata appena Oaktree azionerà il pegno sulle azioni della controllante lussemburghese (cosa al momento altamente probabile) mettendo fine all’era di Zhang nella stanza dei bottoni dell’Inter". 

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Sezione: Focus / Data: Sab 23 marzo 2024 alle 10:31
Autore: Stefano Bertocchi / Twitter: @stebertz8
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