Nella lunga intervista al Corriere della SeraFrancesco Acerbi spiega perché parla solo ora di quanto avvenuto durante Inter-Napoli con Juan Jesus. "Perché avevo fiducia nella giustizia e non volevo rischiare di alimentare un polverone che era già enorme. Adesso che c’è una sentenza, vorrei dire la mia, senza avere assolutamente nulla contro Juan Jesus, anzi è il contrario perché sono molto dispiaciuto anche per lui. Ma non si può dare del razzista a una persona per una parola malintesa nella concitazione del gioco. E non si può continuare a farlo anche dopo che sono stato assolto".

"Il campo una zona franca? Non dovrebbe esserlo, ma si sente un po’ di tutto, anche se ci sono quaranta telecamere - dice ancora Acerbi -. Se l’arbitro dovesse scrivere con carta e penna tutto quello che sente, dovrebbe correre con lo zaino. Però finisce sempre lì, altrimenti diventa tutto condannabile, anche gli insulti ai serbi, agli italiani, alle madri".

Sezione: Focus / Data: Ven 29 marzo 2024 alle 09:38
Autore: Redazione FcInterNews.it / Twitter: @Fcinternewsit
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